Milano, 10 mila case a 500 euro al mese per la lotta contro il caro affitti: il patto tra Comune e privati

L’iniziativa in favore di chi non ha un reddito così basso per accedere all’edilizia popolare, ma non guadagna abbastanza per permettersi un affitto al prezzo di mercato

«Servono case con canoni tra 40 e 80 euro al metro quadro l’anno. È la missione di tutti noi, non solo della politica». Sono le parole di Beppe Sala, sindaco di Milano, città diventata un simbolo dell’emergenza abitativa in Italia. I costi degli affitti, sul mercato, hanno raggiunto prezzi inaccessibili anche a chi guadagna abbastanza per non rientrare nelle categorie che hanno accesso all’edilizia popolare. Così il Comune ha deciso di lavorare a un patto con i player immobiliari privati per realizzare 10 mila appartamenti da affittare a meno di 500 euro mensili. Palazzo Marino, nella figura del sindaco e dell’assessore Guido Bardelli, ha anticipato l’iniziativa all’assemblea annuale dell’Ance, l’associazione che riunisce i costruttori edili.


La fascia di popolazione interessata è quella che guadagna una cifra compresa tra i 1.500 e i 2.000 euro al mese. Se il piano venisse finalizzato, questa categoria di lavoratori potrebbe affittare un appartamento da 70 metri quadri con un canone che si aggira tra i 250 e i 450 mensili. Imprese e cooperative, riporta Repubblica, dovrebbero operare insieme al Comune,«che mette a disposizione aree e una parte di risorse pubbliche». Per un rendimento dei privati «che sia proporzionato all’investimento fatto». Insomma, un un housing sociale sostenibile tanto per chi abita quanto per chi costruisce. Palazzo Marino sarebbe anche al lavoro per sistemare le case popolari di sua proprietà: a Milano ce ne sono circa 63 mila in totale, di cui 27 mila appartengono al Comune e sono gestite dalla società Mm. Ad oggi, 2.800 di questi appartamenti risultano sfitti.


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