Roma, minaccia di morte la figlia di 13 anni per costringerla a un matrimonio combinato

La ragazza e sua madre vittime delle violenze dell’uomo, finito a processo per maltrattamenti e lesioni

«Ti ammazzo e poi ti faccio a pezzi». Così un padre si rivolgeva a sua figlia che chiedeva solo di continuare a studiare. Lui, invece, voleva che la tredicenne si sposasse non appena compiuti i 14 anni. Ad aspettarla, in Bangladesh, un ragazzo di 16 anni a cui era stato promesso il matrimonio combinato: anche il giovane aveva minacciato l’adolescente di revenge porn, nel caso in cui non si fosse presentata alle nozze. La vicenda è finita sotto la lente del tribunale di Roma. La pm Stefania Stefania contesta all’uomo, un bengalese nato nel 1979, i reati di maltrattamenti e lesioni. Anche la madre della ragazza e il suo secondo figlio sono stati vittime dell’uomo.


Il racconto della madre

«Nostra figlia voleva continuare a studiare, ma per mio marito sarebbe dovuta tornare nel nostro Paese di origine per sposarsi con il ragazzo a cui era stata promessa. Veniva picchiata e minacciata, il padre le diceva che non appena avrebbe compiuto 14 anni l’avrebbe mandata in Bangladesh», racconta la donna di 15 anni ai giudici di piazzale Clodio. Repubblica riporta la deposizione della donna davanti ai pm: «Ci siamo sposati nel 2022. Nel 2015 l’ho raggiunto in Italia. All’inizio avevamo un buon rapporto, poi ha cominciato a comportarsi male. E ogni volta che chiedevo dei soldi, anche solo per comprare da mangiare o per dei vestiti, iniziavano i litigi. Mi ha picchiata con calci e pugni, persino con un bastone». Dopo le percosse, l’uomo avrebbe anche impedito ai famigliari di ricevere le cure mediche. Sia la madre che la figlia, dopo una delle aggressioni dell’imputato, hanno ricevuto una prognosi di 25 giorni ciascuna.


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