Il Dipartimento di Giustizia americano fa causa a Visa: «Ha monopolizzato illegalmente il mercato delle carte di debito»

Per il procuratore generale Garland, l’azienda «ha acquisito illegalmente il potere di addebitare commissioni che superano di gran lunga quelle che potrebbe ottenere in un mercato competitivo»

Il Dipartimento di Giustizia americano fa causa a Visa. L’accusa: «Aver monopolizzato illegalmente il mercato delle carte di debito», infrangendo la legge sulla concorrenza. Nei documenti presentati in tribunale a New York, le autorità statunitensi accusano il colosso mondiale di aver abusato della propria posizione dominante per raggiungere «una serie di accordi penalizzanti per i commercianti che hanno cercato di usare alternative e di aver pagato i rivali per restare fuori dal mercato». Per il procuratore generale Merrick Garland, Visa «ha acquisito illegalmente il potere di addebitare commissioni che superano di gran lunga quelle che potrebbe ottenere in un mercato competitivo», ha dichiarato. L’azienda, precisa Reuters che cita il Dipartimento di Giustizia, gestisce oltre il 60% delle transazioni di addebito negli Stati Uniti, generando 7 miliardi di dollari all’anno in commissioni riscosse quando le transazioni vengono inoltrate attraverso la sua rete. E la società protegge tale posizione dominante tramite accordi con emittenti di carte, commercianti e concorrenti, sostengono i procuratori. Il tentativo di affrontare il problema delle commissioni, scrive ancora l’agenzia di stampa, rientra negli sforzi dell’amministrazione Biden per contrastare l’aumento dei prezzi al consumo. Questione, questa, di cruciale importanza nelle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024.


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