Alessandro Giuli e la replica a Nanni Moretti con (quasi) citazione: «Non continuiamo così, non facciamoci del male» – Video
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli l’aveva promesso durante la mostra del Cinema di Venezia: «Risponderò a tempo debito», aveva detto. Il riferimento era a Nanni Moretti e al duro attacco che aveva riservato al governo nel ritirare il premio per il miglior film restaurato (ad Ecce Bombo): «Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema». E il momento oggi è arrivato con il suo secondo question time alla Camera. La domanda avanzata dal Pd riguardava proprio la preoccupazione dei lavoratori del settore sulla riforma della legge sul cinema e il cosiddetto tax credit.
La nuova legge sul cinema
La nuova legge, ultimo atto del ministro Gennaro Sangiuliano, a fronte dei tanti (troppi) titoli finanziati ma mai arrivati in sala, prevede una funzione di controllo da parte della commissione ministeriale e, sopratutto, il 40% di investimento privato anticipato, con un numero di proiezioni obbligatorie in sala. Molti registi, produttori e attori hanno lamentato che così le opere più sperimentali o i piccoli saranno penalizzati. Maura Depero, ad esempio, regista di Vermiglio, ora candidato agli Oscar per l’Italia e vincitore di un Leone d’Argento ha spiegato che con questi criteri la sua opera non avrebbe mai potuto vedere la luce.
La risposta di Giuli
Ma niente da fare. Oggi Giuli ha spiegato che quei criteri non cambieranno. La riforma, dice, interviene a correggere le distorsioni degli ultimi anni. «Dobbiamo però schivare due rappresentazioni false. La legge sul cinema non è un superbonus, un reddito di cittadinanza per gli artisti. Ma non esiste nel ministero della Cultura alcun intento punitivo». Quindi la citazione morettiana, leggermente modificata: «Non continuiamo così, non facciamoci del male». (Nel film Bianca, 1984, Moretti diceva: «Continuiamo così, facciamoci del male» ndr)
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