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L’addio al calcio di Varane, l’ex stella del Real Madrid si arrende dopo l’ennesimo infortunio: «Ma resterò al Como»

25 Settembre 2024 - 13:12 Redazione
raphael varane como ritiro
raphael varane como ritiro
Il difensore francese appende gli scarpini al chiodo a pochi mesi dall'approdo in Serie A. E il post commuove i tifosi

Un addio che era nell’aria e che ora è diventato ufficiale. Il difensore Raphael Varane, neo acquisto estivo del Como, ha annunciato il suo ritiro dal calcio. «Tutte le cose belle devono finire», ha scritto il 31enne. Una carriera giocata ai massimi livelli europei e mondiali. Protagonista con il Real Madrid della vittoria di cinque Champions League, in coppia con la leggenda Sergio Ramos. Poi il passaggio al Manchester United. E nel mezzo la vittoria della Coppa del Mondo di calcio con la sua Francia nel 2018.

Una carriera unica

Doveva essere l’acquisto dell’anno in Serie A. Più di tutti i vari milioni spesi dalle big. Perché era parso al limite dell’incredibile che un grande del calcio come Varane approdasse sulle rive del lago lombardo. A convincerlo, oltre alla possibilità di potersi mettere in mostra in un campionato di prestigio come la Serie A, ci ha pensato l’allenatore del Como Cesc Fabregas. Un’avventura che tutti attendevano con grande curiosità, ma che è finita quasi prima di cominciare. Venti minuti in campo contro la Sampdoria, poi un infortunio – l’ennesimo – grave che ne ha compromesso la prima parte di stagione. Adesso Varane appende ufficialmente le scarpe al chiodo, dopo una carriera da vincente.

La carriera da dirigente

«Dicono che tutte le cose belle devono finire. Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, mi sono rialzato occasione dopo occasione, e quasi tutto sembrava impossibile», ha scritto il difensore su Instagram in una sorta di lettera di addio al calcio. «Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno una vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di realizzazione che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti noi amiamo». Ma il calcio, e il Como, sono destinati a rimanere nella sua vita. «Così, una nuova vita inizia fuori dal campo. Rimarrò con il Como. Solo senza usare scarpini e parastinchi. Non vedo l’ora di condividere presto di più su questa nuova avventura».

La lettera integrale

Si dice che tutte le cose belle debbano finire.

Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, ho raccolto un’occasione dopo l’altra e quasi tutte dovevano essere impossibili. Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno per tutta la vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di appagamento che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo.

Mi tengo ai più alti standard, voglio uscire di scena forte, non solo aggrappandomi al gioco. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il proprio cuore e il proprio istinto. Desiderio e necessità sono due cose diverse. Sono caduto e mi sono rialzato mille volte, e questa volta è arrivato il momento di fermarmi e di appendere gli scarpini al chiodo, con la mia ultima partita vinta con un trofeo a Wembley.

Ho amato lottare per me stesso, per i miei club, per il mio Paese, per i miei compagni di squadra e per i tifosi di ogni squadra in cui ho giocato. Dal Lens, al Madrid, al Manchester, fino a giocare per la nostra nazionale. Ho difeso ogni scudetto con tutto me stesso e ho amato ogni minuto del viaggio. Il gioco ai massimi livelli è un’esperienza emozionante. Mette alla prova ogni livello del corpo e della mente. Le emozioni che proviamo non si possono trovare altrove. Come atleti, non siamo mai soddisfatti, non accettiamo mai il successo. È la nostra natura e ciò che ci alimenta.

Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto avrei potuto anche solo sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di essermi attenuto ai miei principi di sincerità e di aver cercato di lasciare il mondo migliore di come l’ho trovato. Spero di aver reso tutti voi orgogliosi.

E così, inizia una nuova vita fuori dal campo. Rimarrò a Como. Solo senza usare gli scarpini e i parastinchi. Una cosa di cui non vedo l’ora di parlarvi presto.

Per ora, ai sostenitori di ogni club in cui ho giocato, ai miei compagni di squadra, agli allenatori e allo staff… dal profondo del mio cuore, grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più selvaggi potessero mai prevedere.

Grazie, calcio.

Con affetto, Rapha

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