Usa 2024, la sparata di Donald Trump: «Sarò il protettore delle donne. Non penserete più all’aborto» – Il video

Diverse organizzazioni per i diritti delle donne hanno attaccato le dichiarazioni dell’ex presidente definendole «viscide e inquietanti»

È polemica sui social per la dichiarazione che l’ex presidente Donald Trump ha fatto durante un comizio in Pennsylvania definendosi il «protettore delle donne». Se verrà eletto alle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024, «non avrete più l’ansia per tutti i problemi che ci sono nel nostro Paese. Non penserete più all’aborto. Non sarete più abbandonate, sole o spaventate, non sarete più in pericolo…», ha sottolineato. Le sue dichiarazioni hanno, inevitabilmente, scatenato l’ira delle organizzazioni per i diritti delle donne. Quest’ultime le hanno infatti definite «viscide e inquietanti». L’organizzazione bipartisan The Seneca Project, ad esempio, ha accusato The Donald di essere «un predatore sessuale e un mostro che ci ha strappato il diritto di decidere dei nostri corpi», mentre molti utenti hanno pubblicato la clip della dichiarazione affiancandola al filmato di qualche anno fa nel quale il tycoon sosteneva, in modo volgare e irrispettoso, di «poter disporre delle donne» a suo piacimento. 


I sondaggi

Donald Trump è, con ogni probabilità, consapevole del suo svantaggio in tema di diritti riproduttivi rispetto alla sua rivale, la democratica Kamala Harris. Secondo l’ultimo sondaggio della Cnn condotto da SSRS, l’ex presidente è avanti sull’economia al 50% contro il 39% della vicepresidente, mentre Harris è più apprezzata per i diritti riproduttivi rispetto al tycoon (52% contro il 31% di Trump). La candidata dem ha attaccato più volte il suo avversario durante i suoi interventi. In Wisconsin e Georgia lo ha, infatti, definito «l’artefice» delle restrizioni al diritto all’interruzione di gravidanza. Nel 2022 la Corte Suprema, con tre membri nominati dall’ex presidente, ha ribaltato la sentenza “Roe vs Wade” e portato all’approvazione di normative (restrittive) sull’aborto a livello statale e in diversi stati chiave che potrebbero decidere le elezioni del 2024. 


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