Feltri e la frase shock: «I ciclisti? Mi piacciono solo quando vengono investiti». Insorgono attivisti e opposizioni: «Chiediamo le dimissioni»

Il direttore editoriale de Il Giornale, e consigliere regionale della Lombardia, durante un evento a Milano: «Mi danno fastidio le piste ciclabili»

Ha da tempo abituato alle sue uscite “colorite” e al limite dell’accettabile. Ma questa volta il direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri si è superato: «I ciclisti? Mi piacciono solo quando vengono investiti», ha dichiarato durante l’evento «La grande Milano. Dimensione smart city», organizzato oggi, 25 settembre, presso il Circolo Filologico Milanese per celebrare il cinquantennale del quotidiano. «Milano continua a svilupparsi in meglio. Con Albertini sindaco la città ha avuto uno sviluppo pazzesco. Ma credo che la città continui a migliorare. Mi danno solo fastidio le strade piene di buche e le piste ciclabili», l’intervento completo a cui seguiva appunto la frase incriminata.


Le associazioni: «Inviamo una mail per chiedere le dimissioni»

Le frasi di Feltri non hanno lasciato indifferenti le associazioni. Gli attivisti si stanno organizzando per avviare una sottoscrizione per chiedere al Consiglio regionale della Lombardia le dimissioni di Feltri. Il direttore del Giornale è infatti stato eletto nel 2023 come consigliere nelle fila di Fratelli d’Italia. Un link che circola tra i diversi gruppi di attivisti porta a un documento condiviso: «Oggi, 25 settembre, Michele Scarponi – il grande ciclista professionista – avrebbe compiuto 45 anni. Non li ha potuti compiere perché il 22 aprile 2017, mentre pedalava, è stato investito e ucciso da una persona alla guida di un camion», la frase con cui si apre il testo del documento. Appena sotto viene riportata la citazione di Feltri. Quindi la richiesta: «Chiedo le dimissioni di Vittorio Feltri per la gravità delle parole espresse: non c’è scusa o ridimensionamento che possa valere di fronte a tale violenza verbale. Tali parole, infatti – tanto più provenendo da un rappresentante della collettività – rischiano di alimentare un clima di impunità per comportamenti aggressivi da parte di chi guida un veicolo a motore che mettono in pericolo la vita delle persone in bicicletta sulle strade».


Le opposizioni: «Inaccettabile. Istigazione alla violenza»

Al coro delle associazioni si uniscono le opposizioni. «Un Consigliere regionale che usa parole come queste non può continuare a svolgere il suo incarico. Ci deve essere un limite alla decenza e Feltri l’ha ampiamente superato. Siamo al fianco di tutte le famiglie delle vittime, che oggi ascoltano parole gravissime che fanno male. Noi stiamo dalla loro parte», hanno affermato Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana e Silvia Roggiani, Deputata e segretaria Pd Lombardia. Dello stesso tono la condanna del capogruppo in Consiglio regionale e componente della segreteria nazionale Pd Pierfrancesco Majorino: «Le parole di Vittorio Feltri sono disdicevoli, spiace che una persona come lui che ha anche un ruolo istituzionale si lasci andare a ciniche provocazioni che, in questo caso, offendono la memoria di cittadine e cittadini che hanno perso la vita. C’è da vergognarsi, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi il presidente Fontana». Anche Luca Paladini, consigliere regionale del Patto civico, solleva la proposta di dimissioni: «A me i consiglieri regionali violenti e incivili piacciono solo dimissionari. Vittorio Feltri non può stare un giorno in più con un ruolo istituzionale. Dimissioni immediate in nome di tutte le vittime della strada». Il M5S prende le distanze da Feltri con il capogruppo in Consiglio regionale Nicola Di Marco: «Le parole pronunciate dal Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Feltri, sono istigazione alla violenza. Ci aspettiamo che Fratelli d’Italia prenda immediati provvedimenti e lo allontani dalle istituzioni».

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