L’appello di Zelensky all’Onu: «Pace? Sì, ma reale e giusta». Stasera il vertice con Biden. Ma Trump non vuole vederlo

L’offensiva diplomatica del leader ucraino negli Usa: presenterà ai leader il suo “Piano per la Vittoria”

«Serve la pace, ma voglio una pace reale, giusta per la mia gente». Volodymyr Zelensky sale sul palco dell’Assemblea Generale Onu in corso a New York e presenta alle nazioni del mondo il suo approccio per mettere fine quanto prima alla guerra con la Russia: che non corrisponda a una resa, però. L’Ucraina non accetterà mai un accordo di pace imposto, sottolinea Zelensky. Che ieri sera al Consiglio di sicurezza aveva invece detto che è la Russia che va «forzata» alla pace. Il leader ucraino è negli Usa da domenica negli Usa per condurre quella che potrebbe essere la sua ultima offensiva diplomatica oltreoceano prima del voto del prossimo 5 novembre. Dopo l’intervento all’Assemblea Generale dell’Onu, sarà alla cena di gala di sostegno all’Ucraina organizzata da Joe Biden (cui la premier Giorgia Meloni, già rientrata in Italia, non sarà presente). Ma a Zelensky sta a cuore soprattutto il doppio appuntamento con i due possibili prossimi leader della superpotenza: Kamala Harris e Donald Trump. Peccato che quest’ultimo, secondo quanto scrive Politico citando fonti della campagna del candidato repubblicano, con ogni probabilità non darà udienza al presidente ucraino.


Il «Piano per la Vittoria” e l’irritazione di Trump

Ai due candidati alla Casa Bianca, così come a Biden, Zelensky vuole illustrare il “Piano per la Vittoria” messo a punto da Kiev per condurre alla fine della guerra con la Russia nel senso di quella “pace giusta” che l’Ucraina da tempo insegue. Al di là delle iniziative diplomatiche, dovrebbe far parte del piano pure la richiesta, più volte ribadita, di consentire il lancio di missili occidentali a lungo raggio contro obiettivi militari in Russia: indebolire il nemico per «costringerlo alla pace», come ha anticipato Zelensky ieri sera parlando nel consesso del Coniglio di Sicurezza Onu. Con la candidata Dem l’incontro è in programma per domani. Col tycoon, vogliono le indiscrezioni dell’ultim’ora, potrebbe non avvenire proprio. Secondo Politico, Trump si sarebbe irritato in particolare per la prima visita fatta da Zelensky all’arrivo negli Usa, quella di domenica ad una fabbrica di munizioni a Scranton in Pennsylvania: proprio la città natale dell’arcinemico Joe Biden. Dagli staff di Trump e Zelensky, comunque, non sono arrivate per il momento conferme né smentite ufficiali all’indiscrezione.


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