L’inchiesta contro il sindaco di New York Eric Adams, tra le accuse c’è corruzione elettorale e frode. Lui: «Continuerò con il mio lavoro»

Cinque le accuse federali. Imprese turche avrebbero finanziato la sua campagna a sindaco. In cambio il via libera sui permessi per il consolato di Ankara

Un terremoto giudiziario sta scuotendo da tempo la Grande Mela. Oggi però, 26 settembre, l’indagine sull’attuale sindaco di New York, Eric Adams, che era trapelata solo per indiscrezioni di giornali è stata resa pubblica. Il castello accusatorio non si era mai visto: sono cinque le accuse federali contro il primo cittadino. Tra queste c’è la corruzione elettorale, la frode e la sollecitazione di donazioni illegali dall’estero. Dall’altra parte dell’accordo ci sarebbe il governo turco. La moneta di scambio erano i permessi per il consolato di Ankara a New York nonostante i timori per la sicurezza dell’edificio. Adams avrebbe ricevuto finanziamenti per la sua campagna elettorale a sindaco quando era un alto funzionario eletto a Brooklyn, ma le donazioni sono continuate dopo che è diventato primo cittadino. I soldi sarebbero arrivati da alcune imprese edili della Turchia in maniera illegale. Tra i benefici riportati dall’accusa in 57 pagine ci sono anche: viaggi gratuiti dal valore di migliaia di dollari con Turkish Airlines e sconti in alloggi di lusso. Il sindaco ha tenuto una conferenza stampa fuori dalla sua residenza ufficiale di Gracie Mansion circondato da membri del clero e leader della comunità nera: «Aspettate prima la mia difesa». E ha chiarito che non si dimetterà: «Continuerò con il mio lavoro».


Cosa dice l’inchiesta

Nell’atto d’accusa presentato dai procuratori federali si legge che il sindaco Adams, un democratico, ha cercato e ricevuto benefici impropri da benefattori stranieri, come viaggi internazionali di lusso e voli gratuiti su una compagnia aerea turca, per circa un decennio. Le indagini su di lui sarebbero iniziate nel 2021 e l’accusa presentata fa seguito a quell’inchiesta. Secondo i procuratori, lo scambio di favori sarebbe iniziato quando Adams era un alto funzionario eletto a Brooklyn, ma sarebbe proseguito durante la sua campagna elettorale e la sua nomina a sindaco di New York nel 2022, dopo aver condotto una campagna centrista incentrata sulla lotta alla criminalità in città. Adams ha infatti alle spalle oltre 20 anni di carriera nelle forze dell’ordine, compreso il servizio come capitano della Polizia di New York. E ora era in corsa per un secondo mandato. Ma il suo percorso potrebbe finire ben prima per le accuse presentate contro di lui. Nell’atto di accusa si legge «che man mano che la prominenza e il potere di Adams crescevano, i suoi benefattori di nazionalità straniera cercavano di trarre profitto dalle loro relazioni corrotte con lui, in particolare quando, nel 2021, divenne chiaro che Adams sarebbe diventato sindaco di New York». A guidare le trattative illegali secondo l’accusa c’era il governo di Ankara: l’obiettivo, tra gli altri, era ottenere i permessi per l’installazione del consolato turco a New York.


I benefici

Durante un soggiorno a Istanbul nell’estate del 2017, Adams e altri due avrebbero accettato un soggiorno fortemente scontato al St. Regis Istanbul, alloggiando nella “Bentley Suite”. Prenotare la suite per due notti, riporta il New York Times, costa normalmente circa 7mila dollari. Secondo l’accusa Adams ha pagato in totale meno di 600 dollari. Nel fascicolo si riporta anche un episodio che renderebbe chiara la durata del rapporto illegale tra Adams e il governo turco: nel 2017 la sua compagna era rimasta sorpresa nel sapere che si trovava in Turchia, mentre aveva capito che stava volando da New York alla Francia. Adams ha risposto con un messaggio di testo: «Trasferimento qui. Sai che la prima fermata è sempre Istanbul [sic]», si legge nell’atto di accusa. L’uomo avrebbe ricevuto anche quello che l’accusa definisce «camere gratuite in hotel opulenti, pasti gratuiti in ristoranti di alto livello e intrattenimento di lusso gratuito durante la permanenza in Turchia». Adams avrebbe anche provato a nascondere le sue attività illegali, secondo l’accusa, cancellando i messaggi con altre persone coinvolte. L’attuale sindaco si è però difeso già prima della pubblicazione del fascicolo: «Sono innocente e combatterò con tutta la mia forza e il mio spirito». E l’incriminazione arriva mentre fioccano le dimissioni nel suo entourage.

Le dimissioni

Tanto che è scesa in campo anche la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez. Che ha detto che Adams dovrebbe dimettersi «per il bene della città. Non vedo come possa continuare a governare. L’ondata di dimissioni e le indagini senza fine renderanno impossibile assumere personale qualificato e mantenere quello esistente». La deputata parla delle defezioni degli ultimi tempi che si sono verificate nell’amministrazione. L’ultimo in ordine temporale a lasciare è stato David. C. Bank, il responsabile delle scuole di New York. Adams lo ha sostituito con Melissa Aviles-Romas, che assumerà l’incarico in gennaio. Nelle ultime settimane hanno lasciato anche il capo della polizia e Lisa Zornberg, l’avvocatessa e consigliera legale capo di Adams.

Le quattro indagini

Sull’amministrazione Adams sono in corso quattro indagini, un numero senza precedenti nella storia moderna di New York. L’ultimo grande scandalo municipale risale infatti al 1986 sotto il sindaco Ed Kock. E gli ultimi primi cittadini che si sono dimessi per scandali legati alla corruzione sono stati Jimmy Walker nel 1932 e William O’Dwyer nel 1950. Delle quattro inchieste, una ha nel mirino proprio il sindaco e la sua campagna elettorale per aver raccolto donazioni illegali dal governo turco in cambio dell’autorizzazione al nuovo consolato di Ankara a New York nonostante i timori per la sicurezza dell’edificio.

In copertina: EPA/OLGA FEDOROVA I Agenti di polizia all’esterno di Gracie Mansion, la residenza ufficiale del sindaco di New York, 26 settembre 2024.

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