Fiori di carta e disegni: l’addio dei compagnetti a Francesco, ucciso a 10 anni dal padre Roberto Gleboni nella strage di Nuoro

La dirigente scolastica nell’istituto dove il piccolo frequentava l’ultimo anno: «Sgomenti, con il cuore a pezzi». L’uomo ha ucciso lui, la mamma Giusi, la sorella Martina e il vicino di casa Paolo Sanna prima di togliersi la vita

Un banco vuoto, pieno di fiori di carta, disegni, messaggi da parte dei suoi compagni. Viene ricordato così dai suoi amici di scuola il piccolo Francesco, ucciso a dieci anni per mano del padre Roberto Gleboni. L’uomo, all’alba di ieri a Nuoro, ha ucciso a colpi di pistola lui, la moglie Giusi Massetti, la figlia maggiore Martina e il vicino di casa Paolo Sanna per poi togliersi la vita. Francesco era in quinta elementare. «Ciao Francesco, mi dispiace che ora non sei più con noi. Io ti porto nel mio cuore. Spero che ti farai dei nuovi amici in paradiso», gli ha scritto una sua compagnetta. «Spero che nel paradiso tu stia bene e ti stia divertendo», scrive un altro, citato da La Nuova Sardegna.


«Sgomenti con il cuore a pezzi. Francesco amore nostro»

«Sgomenti con il cuore a pezzi. Francesco amore nostro», sono le parole che affida a Facebook la preside della scuola elementare di Monte Gurtei a Nuoro, Graziella Monni. «Francesco era un amore di bambino, tranquillo educato corretto e solidale con i compagni, tutti sconvolti e addolorati per la tragedia che è successa – spiega all’ANSA la dirigente scolastica – Non c’è mai stato nessun sentore di qualcosa che non andava nel bambino o nella sua famiglia». «Come scuola ci stiamo occupando dei compagni di Francesco che ieri e oggi sono in lacrime, ci occupiamo di supportare i ragazzi e le loro domande: l’ingiustizia della morte del loro compagno e il come sia stato possibile che il padre lo abbia potuto uccidere, insieme alla madre e alla sorella e a un vicino di casa, prima di colpire alla testa l’anziana madre e suicidarsi lui stesso». Una strage è sopravvissuto solo il fratello 14enne di Francesco: «Sul banco del piccolo studente arrivano le letterine dei compagni che cercano in questo modo di elaborare il lutto supportati dagli insegnanti che faranno tutto il possibile per aiutarli in questo difficile momento», ha infine spiegato la dirigente scolastica.


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