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Massiccio attacco israeliano su Beirut, colpito il quartier generale di Hezbollah. Media: «L’obiettivo era Nasrallah» – Il video

27 Settembre 2024 - 18:30 Redazione
Secondo "Haaretz" il leader della milizia sciita sarebbe sopravvissuto. Secondo le prime informazioni, circa 20 missili sono stati sparati dai jet da guerra, che avrebbero raso al suolo sei palazzi della Capitale

Un massiccio attacco israeliano si è verificato oggi, venerdì 27 settembre, a Beirut in Libano. Nel sobborgo della zona Sud della Capitale è situato il quartier generale di Hezbollah. La notizia è stata confermata dal portavoce dell’Israel Defence Force Daniel Hagari: «Il quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera», ha affermato Hagari. Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, era l’obiettivo del massiccio bombardamento aereo: lo riferiscono fonti della sicurezza locali citati dai media libanesi. Secondo alcuni funzionari israeliani, citati da Channel 12 e Maariv, il feroce nemico di Israele è stato colpito, ma non ci sono conferme mentre fonti vicine a Hezbollah assicurano che «sta bene».

Il leader di Hezbollah, afferma una fonte Usa citata da Abc, si trovava a Beirut venerdì pomeriggio per una breve visita quando i caccia israeliani hanno lanciato l’attacco contro il quartier generale. Nel frattempo, il portavoce dell’Idf ha rilasciato pochi minuti fa una dichiarazione spiegando che l’esercito sta ancora esaminando i risultati del suo attacco, dove si ritiene ci fosse anche il leader dell’organizzazione sciita fedele a Teheran. «Daremo aggiornamenti non appena saremo in grado di farlo. Il nostro attacco è stato molto preciso», ha detto Hagari. Stando a quanto riporta la stampa del Paese dei cedri, sei palazzi sono stati rasi al suolo e circa 20 missili sono stati sparati dagli aerei da combattimento partiti dalle basi nel Golan, provocando almeno due morti e 76 feriti.

L’ok è arrivato da Netanyahu

È stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a dare il via libera all’attacco su Beirut da New York dove si trovava per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu. L’ufficio del primo ministro ha poi diffuso la sua foto al telefono mentre dà l’ok. Netanyahu ha quindi reso noto che rientrerà in Israele in anticipo rispetto al programma stabilito. Gli Stati Uniti, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati informati del raid prima che fosse messo a segno. Ma il Pentagono ha negato dicendo che il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, mentre seguiva l’operazione in corso dal bunker di Tel Aviv.

Nel frattempo, il primo ministro libanese Najib Mikati ha esortato la comunità internazionale a «impedire» a Israele di intraprendere una «guerra genocida contro il Libano». «Questa nuova aggressione israeliana dimostra che il nemico israeliano non si preoccupa di tutti gli sforzi internazionali e chiede un cessate il fuoco», ha affermato Mikati, che si trova a New York, in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. Intanto, è arrivato l’avvertimento dell’Iran: il raid israeliano di oggi a Beirut è una «escalation» che «cambia le regole del gioco», ha affermato l’ambasciata iraniana in Libano. La guida suprema dell’Iran Ali Khamenei – riporta il New York Times – ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale nella sua residenza. L’incontro riguarda la risposta di Teheran all’attacco israeliano a Hassan Nasrallah.

Media: «Tra le vittime anche la figlia di Nasrallah»

Le vittime del raid di Israele su Beirut potrebbero essere «centinaia», compresi molti civili: si apprende da qualificate fonti della sicurezza che stanno seguendo l’evolversi della situazione in Libano. Le operazioni di soccorso, sottolineano inoltre le fonti, sono rese ancora più complicate dell’enorme quantitativo di macerie provocato dal bombardamento israeliano. Secondo alcuni report citati da Channel 12, anche Zainab Nasrallah, figlia del segretario generale di Hezbollah, è stata uccisa. Intanto, il portavoce in lingua araba dell’Idf ha invitato i residenti a evacuare il quartiere Dahiyeh, a sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah e luogo dei raid delle ultime ore.

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