Il cinema di Castelvetrano non proietterà «Iddu», il film sulla vita di Messina Denaro. Il proprietario (figlio dell’ex sindaco Vaccarino): «Va dimenticato»

Il gestore dell’unica sala in città: «Hanno fatto passare mio padre per un delinquente». Nella pellicola si racconta di un politico che aiuta gli inquirenti a catturare il boss in cambio della libertà. Una vicenda che si rifà a quella dell’ex primo cittadino che col boss avviò un rapporto epistolare

«Ho visto il trailer del film e l’ho trovato indecente». A dirlo è il proprietario del cinema Marconi di Castelvetrano, Salvatore Vaccarino, figlio dell’ex sindaco della città in provincia di Trapani, che ha deciso di non proiettare Iddu, la pellicola liberamente ispirata alla storia di Matteo Messina Denaro. I riferimenti al padre, Antonio, lo hanno infastidito: «È stato fatto passare per un delinquente che ha barattato la sua libertà con l’aiuto per far catturare Messina Denaro. Tutto falso. Casomai lui ha aiutato gli investigatori nelle indagini per l’arresto del boss», ha affermato. Vaccarino senior – morto nel 2021 per le complicanze insorte dopo avere contratto il Covid – venne incaricato dagli 007 di tenere contatti con il padrino per poterne scoprire il covo. E nel film, diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in uscita il 10 ottobre 2024, si racconta di un politico condannato per concorso esterno che accetta di aiutare gli inquirenti a catturare il boss in cambio della libertà. Una vicenda che si rifà a quella reale proprio dell’ex sindaco che col boss ancora latitante avviò un rapporto epistolare con nomi in codice: “Svetonio” era Vaccarino, “Alessio” era Messina Denaro. Cinque lettere che i due si scambiarono tra il 2004 e il 2006 dopo che Vaccarino, contattò Messina Denaro tramite il fratello del boss. Ma l’ex primo cittadino collaborava anche coi servizi segreti che speravano così di individuare il latitante. «Io un film su Messina Denaro non l’avrei mai fatto perché credo sia un uomo da dimenticare – dice Vaccarino Jr-. Piuttosto il 10 ottobre proietterò un documentario su Falcone e Borsellino», conclude. 


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