Cristina Golinucci sparita 32 anni fa. La madre: «Mia figlia come Elisa Claps. La verità è nel convento»

Quando è scomparsa a Cesena nel 1992 aveva 21 anni. Arrivata la decima richiesta di archiviazione: il gip prende tempo

Marisa Degli Angeli, 78 anni, è madre di Cristina Golinucci, 21enne scomparsa a Cesena nel 1992. Non si è mai arresa nonostante le 9 archiviazioni e con la decima richiesta già presentata. Accusa un convento, dove la figlia aveva un appuntamento. Un posto che Marisa è convinta sia «la tomba di mia figlia». La donna ha raccolto 41.500 firme per chiedere di far luce sul caso, che ricorda molto quello di Elisa Claps, il cui corpo venne ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza 17 anni dopo la sua scomparsa.


L’ipotesi dell’omicidio

Marisa Degli Angeli e le avvocate dell’associazione Penelope sono certe che Golinucci sia stata uccisa da qualcuno che conosceva bene, facendone sparire poi il corpo. Cristina, figlia di contadini e molto religiosa, uscì di casa il 1° settembre 1992 con la sua automobile per andare al convento dei Cappuccini. Lì aveva un appuntamento con padre Lino, il suo confessore. A quell’incontro, secondo il prete, non arrivò mai. Il veicolo della ragazza venne ritrovato parcheggiato al convento, vuoto. Il caso di Cristina Golinucci è pieno però di anomalie. Secondo quanto ricostruisce Amelia Esposito sul Corriere della Sera le indagini partirono con un forte ritardo: 15 giorni dopo la scomparsa. «I carabinieri dissero a mio marito di aspettare 15 giorni prima di denunciare la scomparsa, gli dissero ricordo bene “chi vuole che rapisca la figlia di un contadino, si sarà allontanata da sola», spiega la madre alla testata. Allora non si pensò che le ragioni potessero essere anche altre. La denuncia fu fatta come richiesto e solo allora i militari si presentarono al convento, ma le ricerche non ebbero alcun esito. «Chiunque l’abbia uccisa ha avuto tutto il tempo di far sparire il corpo e cancellare ogni traccia», ha dichiarato al Corriere Degli Angeli.


La svolta?

Ieri, 26 settembre, a Forlì si è svolta l’udienza per decidere sulla proposta di archiviazione, la decima. Il giudice si è riservato, questa volta le cose sembrano diverse. L’avvocata di Marisa Degli Angeli, Barbara Iannuccelli, spiega ad Esposito: «Due mesi fa mi ha chiamato una donna il cui padre oggi 87enne le ha confessato di aver visto più volte, all’epoca, in un campo vicino al convento, un uomo con i “capelli da frate” uscire da un’auto insieme a una ragazza ed entrare con lei nel bosco. L’ho sentito, mi ha confermato tutto». Sembrerebbe quindi essere arrivata una svolta. Ma perché questa confessione dopo tutto questo tempo? La legale spiega: «Per togliersi un peso». Iannuccelli chiarisce che «nessuno pensa che quel che resta di Cristina possa essere lì (nel convento, ndr.), riteniamo però che lì siano da ricercare le risposte a tutte le domande». Intanto su Change.org sono state raccolte 41.500 firme per riaprire il caso.

In copertina: ANSA I Cristina Golinucci

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