Fossombrone (Pesaro), agente penitenziario vendeva cellulari ai detenuti: arrestato per corruzione

Nella casa dell’uomo sono stati trovati diversi telefoni e un’ingente somma di denaro

Un agente penitenziario in servizio al carcere di Fossombrone, un piccolo comune in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, è stato arrestato per corruzione dopo essere stato scoperto a fornire cellulari ai detenuti in cambio di denaro. L’agente, durante il servizio, introduceva illegalmente smartphone, caricabatterie e auricolari all’interno della struttura, permettendo alle persone detenute di mantenere contatti non autorizzati con l’esterno. L’operazione che ha portato all’arresto dell’uomo è stata resa possibile grazie a una complessa indagine avviata dalla direzione del carcere e condotta dalla Procura di Urbino, con il supporto del nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Bologna e del comando della Casa di reclusione di Fossombrone.


Cellulari e soldi trovati in casa

L’indagine si è conclusa con una perquisizione durante la quale sono stati trovati i dispositivi nascosti che il poliziotto stava per consegnare ai detenuti. Successivi controlli presso l’abitazione dell’agente hanno portato alla scoperta di altri cellulari e una grande somma di denaro, che non sarebbe nient’altro che il frutto dell’attività di corruzione messa in atto nel carcere dove lavorava. L’agente arrestato è stato trasferito in carcere, dove verrà interrogato nei prossimi giorni.


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