Palazzo Chigi taglia auto blu, incarichi e consulenze. Perché «ce lo chiede l’Europa»

La direttiva del governo Meloni: ridurre i costi del 5% nel 2025

Palazzo Chigi taglia auto blu, incarichi e consulenze. Ma anche trasferte e lezioni di inglese. E mense, rimborsi, penne, pennarelli e attaches. Il governo Meloni ha pubblicato una direttiva ai funzionari per il 2025 in cui l’imperativo è uno: tagliare, tagliare, tagliare. E la spending review ha qualcuno a cui far pagare per primo il conto: i ministri senza portafogli. Che dovranno tagliare 50 milioni e 871 mila euro dal loro budget di spesa. Ma, spiega oggi Il Messaggero, nel mirino ci sono anche le spese «per consumi». In prima fila le auto blu.


Ce lo chiede Bruxelles

La direttiva dice che va tagliata la spesa per «l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi». Con l’obiettivo di ridurre i costi del 5% rispetto al 2024. Lo stesso taglio Palazzo Chigi lo chiede per le «attività di formazione» (ad esempio i corsi di inglese di funzionari e ministri che devono farsi trovare pronti ai tavoli negoziali di Bruxelles). Mentre chiede assoluta sobrietà a chi vuole partecipare a «relazioni pubbliche, convegni, mostre». E ricorda che partecipare in videocollegamento costa meno. Perché ce lo chiede Bruxelles: «Va considerata l’attuale fase di transizione verso le nuove regole della governance economica europea – si legge nell’incipit del documento – e di conseguenza la necessità di predisporre un quadro programmatico coerente con tali nuove regole orientato alla sostenibilità del debito pubblico».


Gli stipendi

Anche perché, sottolinea il quotidiano, gli stipendi dei 1832 dipendenti sono tra i più alti della Pubblica Amministrazione italiana. E poi ci sono gli affidamenti: Palazzo Chigi ha pubblicato un contratto da 160.150,82 euro per la rete di cybersecurity con Rti Telecom Italia, Scai Solution e Maticmind, la società guidata dall’imprenditore Carmine Saladino balzato agli onori delle recenti cronache politiche. Poi ci sono aiuti e sovvenzioni a fondazioni e centri culturali: solo a settembre la struttura ha speso più di un milione di euro.

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