Scandalo beneficenza per Naomi Campbell: i fondi caritativi spesi in hotel a 5 stelle e spa
La top model Naomi Campbell avrebbe speso migliaia di sterline di donazioni dirette al suo ente benefico per viaggi, hotel di lusso, sicurezza personale e sigarette. È il risultato di un’indagine avviata nel 2021 sulla sua charity Fashion for Relief, ong che si proponeva di aiutare i giovani «colpiti da avversità» come Ebola e povertà. La Charity Commission inglese ha proibito alla stessa Campbell di occupare per cinque anni una posizione amministrativa all’interno di enti benefici.
Il verdetto della Charity Commission
Cattiva gestione dei fondi, concretizzata in malversazione delle risorse disponibili e mancata destinazione di gran parte dei donativi agli scopi benedici dichiarati. Questo il verdetto emesso dall’autorità che regolamenta e sorveglia le ong del terzo settore in Gran Bretagna. Spa, hotel a cinque stelle a Cannes, in Francia, ma anche trattamenti benessere, sigarette e servizio in camera. Di tutto il denaro raccolto da Fashion for Relief, solo l’8,5% era utilizzato per le donazioni promesse. Il resto era utilizzato a mo’ di cassa personale dagli amministratori. Come riportano il The Guardian e altri quotidiani inglesi, secondo la Charity Commission i fiduciari non avrebbero preso provvedimenti per garantire che i metodi di raccolta dei fondi fossero nel migliore interesse dell’ente benefico. Nè, per di più, che il denaro speso in attività non caritatevoli – come eventi e pubblicità – fosse ragionevole rispetto alle entrate. Nel 2021, all’aprirsi delle indagini, il Guardian aveva rivelato come l’ente benefico avesse devoluto solo 5.500 sterline a cause meritevoli a fronte di introiti di milioni.
La difesa di Campbell e le altre fiduciarie
A questo si aggiungono i pagamenti non autorizzati agli altri amministratori. Versamenti dal valore di centinaia di migliaia di euro: l’avvocata Bianka Hellmich avrebbe ricevuto 290mila sterline in consulenze non autorizzate, oltre che quasi 100mila sterline tra stipendio e rimborsi. Hellmich è stata punita con la squalifica dall’incarico di fiduciaria per nove anni, mentre la terza fiduciaria – Veronica Chou – è stata colpita con un bando di quattro anni.
La Charity Commission ha, finora, recuperato e rimborsato 345mila sterline spese impropriamente. Altre 98mila sono state bloccate appena prima che uscissero dalle casse dell’ente. «Sono molto preoccupata», ha commentato la supermodella britannica Campbell, definendosi estranea alla vicenda. «Stiamo indagando, perché non avevo il controllo della mia organizzazione di beneficenza. Ho messo tutto nelle mani di un avvocato. Stiamo indagando per sapere cosa è successo e come, perché ogni centesimo che ho raccolto va in beneficenza».
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