Caso doping, la Wada fa ricorso contro il proscioglimento di Jannik Sinner. Lui: «Sono convinto che risulterò innocente»

Il tennista italiano, prosciolto lo scorso agosto dall’indagine dell’agenzia antidoping del tennis, andrà a processo a Losanna. Chiesta una squalifica da 1 a 2 anni

Jannik Sinner si è detto «molto sorpreso e deluso» in merito al ricorso alla mossa dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l’assoluzione del tennista azzurro n.1 al mondo in relazione al caso Clostebol. «Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto», ha spiegato in conferenza stampa. «Sono convinto che risulterò innocente, sarà la terza audizione», ha precisato l’altoatesino. Non è chiuso il caso doping che la scorsa estate ha travolto il campione. Oggi, sabato 28 settembre, l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha comunicato di aver presentato ricorso al Tas, il Tribunale di arbitrato sportivo di Losanna, massimo organo di giustizia dello sport mondiale. Il tennista altoatesino, ritenuto esente da colpa da un tribunale dell’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis, andrà quindi a processo.


L’appello della Wada

La Wada ritiene che la conclusione di «nessuna colpa o negligenza» che ha assolto Sinner non sia corretta ai sensi delle norme. E chiederà dunque una sospensione «da uno a due anni» per il tennista italiano, numero uno al mondo nella classifica Atp. La Wada, si legge nel comunicato diffuso dall’agenzia, «non chiede la squalifica di alcun risultato tranne quello già imposto dal tribunale di prima istanza»


La positività

Lo scorso aprile, Sinner è risultato positivo a un controllo antidoping. Nello specifico, a una contaminazione secondaria da Clostebol, sostanza con cui con ogni probabilità è entrato in contatto durante un massaggio del fisioterapista Giacomo Naldi. In seguito all’episodio, che è costato a Sinner 300mila euro e alcuni punti Atp, il tennista ha licenziato lo stesso Naldi e il preparatore atletico Umbero Ferrara. Il 19 agosto, la sentenza dell’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis ha prosciolto il tennista italiano da ogni responsabilità. Ma l’appello presentato dalla Wada riapre il caso.

In copertina: Jannik Sinner alla conferenza stampa di presentazione di ‘Team26’, programma dedicato ai volontari di Milano Cortina 2026, 19 settembre 2024 (ANSA/Mourad Balti Touati)

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