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«Chiara Petrolini ha subito uno stupro»: la pista sulla 21enne accusata di aver ucciso i suoi due figli

28 Settembre 2024 - 06:13 Alessandro D’Amato
chiara petrolini vignale traversetolo parma neonati sepolti villa
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Il ragazzo che avrebbe abusato di lei è stato identificato. Il racconto degli amici e il silenzio dell'indagata. L'indagine sui genitori verso la chiusura

Chiara Petrolini ha subito una violenza sessuale. Che però non ha mai denunciato. È questa l’ipotesi degli inquirenti che indagano sulla studentessa di 21 anni di Scienze della Formazione agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere per i due neonati trovati nel giardino della sua villa in via Baietta a Vignale di Traversetolo in provincia di Parma. Attraverso le testimonianze degli amici della ragazza, fa sapere oggi Repubblica, è stata ricostruita dagli investigatori la vicenda della presunta violenza. Il tutto sarebbe accaduto due mesi prima di rimanere incinta del suo fidanzato, circa due anni fa. E non lo avrebbe raccontato ai genitori.

La violenza sessuale

Il ragazzo che avrebbe abusato di lei è stato identificato. Presto sarà interrogato. Lo stupro sarebbe arrivato dopo una serata tra amici. Chiara non ha denunciato entro un anno dai fatti. E quindi non potrà essere perseguito. Lei non lo ha comunque raccontato agli inquirenti. Intanto si cerca un movente. Il procuratore di Parma Alfonso D’Avino sembra convinto che abbia fatto tutto da sola. Intanto gli investigatori cercano la sua immagine nelle farmacie della città. Vogliono verificare se Chiara abbia mai acquistato farmaci per indurre il parto. Tra le sue ricerche su internet c’erano interrogazioni su come accelerare la nascita e sulla sindrome alcolica fetale. Che può ostacolare lo sviluppo del feto o causare un aborto.

L’indagine

Agli atti dell’indagine anche le immagini dell’aeroporto che la ritraggono mentre parte verso New York con la famiglia. I genitori sono formalmente ancora indagati. Dopo la copia forense disposta dalla procura, è in corso l’analisi dei loro cellulari. La studentessa, dopo il ritorno dall’America, vive in una casa presa in affitto con il padre e la madre. Il fratello minore è stato affidato a una parente.

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