Doccia fredda per i tifosi della Juve da Exor. Per Elkann la squadra vale molto meno delle scarpe Louboutin

La sorpresa negativa dalla valutazione sul fair value delle partecipate: 542 milioni la società bianconera contro i 700 milioni del marchio del lusso

Arriva dalla relazione semestrale di Exor, la holding di partecipazioni che controlla Stellantis, la conferma del perché la Juventus non sia esattamente nel cuore di John Elkann, con una discreta doccia fredda per i tifosi bianconeri. Secondo il presidente di Exor, che controlla anche il club calcistico, il valore ideale della Juventus (542 milioni di euro) è decisamente inferiore a quello di una delle ultime arrivate (nel 2021) fra le partecipazioni del gruppo: quella nel marchio del lusso Christian Louboutin, famoso nel mondo per le scarpe con la suola rossa. Secondo la holding di Elkann, infatti, il “fair value” di Louboutin è di 700 milioni di euro, quasi il 30% in più della Juventus.


Il prezzo giusto delle scarpe di lusso vale il 30% in più dei tacchetti dei giocatori juventini

Taylor Swift vestita da Louboutine nella sua tournèè Usa

Il “fair value” è una sorta di prezzo ideale definito dagli azionisti della società. In italiano si traduce con “il prezzo giusto” o il “valore equo” come è indicato nell’apposita tabella della semestrale di Exor. È una valutazione che può differire anche molto dal prezzo reale in quel momento di società quotate. I tacchetti dei campioni della Juventus, dunque, per gli Elkann valgono meno in prospettiva delle suole rosse di Louboutin, che quindi presumibilmente la famiglia vorrà tenersi strette ben più dei colori bianconeri.


Perdite record nell’ultimo bilancio, ma ora i giocatori nuovi costano molto meno dei vecchi

D’altra parte, non brilla certo la Juventus nel firmamento degli Elkann, visto il bilancio 2023-24 approvato dal consiglio di amministrazione venerdì 27 settembre. L’ultimo anno con Massimiliano Allegri alla guida della squadra si è chiuso con una perdita di 199,2 milioni di euro, peggiore di 75,5 milioni di euro a quella dell’anno precedente. Secondo la società però circa 90-95 milioni di euro di perdita derivano dalla mancata partecipazione alle competizioni Uefa per la squalifica annuale della squadra e quindi i conti potrebbero arrivare al break even operativo già nella stagione 2024-25. La campagna acquisti inoltre ha ridotto di molto il monte ingaggi che potrebbe portare a un calo di 150 milioni di costi del personale tesserato nei prossimi 4 anni.

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