Non solo Hassan Nasrallah: i raid israealiani su Beirut azzerano gli alti ranghi di Hezbollah

Il leader del Partito di Dio non è l’unico alto dirigente dell’organizzazione eliminato dall’esercito di Tel Aviv in questi giorni

Hassan Nasrallah non è l’unico alto dirigente di Hezbollah ucciso dall’esercito israeliano durante l’offensiva in Libano. Venerdì 27 settembre, l’Idf ha bombardato il quartier generale del leader del Partito di Dio libanese, situato – secondo l’Idf – sotto un edificio residenziale nell’area di Danieh, a Beirut. Oltre a Nasrallah, le forze armate di Tel Aviv hanno fatto sapere di aver eliminato anche Ali Karki, comandante di Hezbollah nel sud del Libano, e altri alti ufficiali dell’ala militare dell’organzizazione. Ora che il leader è stato ucciso, il comando di Hezbollah potrebbe passare a Naim Qassem, attuale vice segretario generale dell’organizzazione, oppure ad Abu Ali Rida, comandante dell’unità Bader.


Azzerati i vertici di Hezbollah

In seguito alla notizia dell’uccisione di Hassan Nasrallah, l’esercito israeliano ha condiviso sui social un’immagine che mostra i nomi degli alti dirigenti di Hezbollah uccisi dall’Idf. Ci sono, oltre a Nasrallah: Ibrahim Muhammad Qabisi (a capo del lancio di missili e razzi), Ibrahim Aqil (capo delle operazioni), Fuad Shukr (il comandante con il più alto rango militare), Ali Karaki (comandante del confine meridionale), Wissam al-Tawil (comandante della Radwan Forces), Abu Hassan Samir (responsabile dell’addestramento della Radwan Force), Muhammad Hussein Srour (comandante della flotta aerea), Mohammed Nasser (comandante dell’unità Aziz).


Sospesa la diretta tv

Nella mattinata di oggi, sabato 28 settembre, Al Manar, la tv di Hezbollah, ha cominciato a trasmettere immagini di repertorio. La diretta televisiva, ininterrotta da ieri, dalla periferia sud di Beirut è stata sospesa con immagini che mostrano le mobilitazioni di massa in Libano, Iran e Yemen da parte delle forze che compongono l’«Asse della Resistenza» contro Israele. Le immagini sono accompagnate da musica marziale che inneggia a Gerusalemme, terza città santa dell’Islam, e a Khomeini, il fondatore della Repubblica islamica di Iran.

In copertina: Un manifestante iraniano mostra un’immagine di Hassan Nasrallah durante un rally anti israeliano a Teheran, 28 settembre 2024 (EPA/Abedin Taherkenareh)

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