Chef Rubio e quel Nasrallah «che purtroppo ci ha lasciati». La comunità ebraica di Milano: «Siamo a un passo dalla caccia all’ebreo» – Il video

Polemiche all’indomani della manifestazione pro-Palestina fatta a Milano. Meghnagi: «Ci appelliamo al governo e ai partiti d’opposizione»

«Il fratello Hassan Nasrallah purtroppo oggi ci ha lasciati. Qualcun altro lo sostituirà, la resistenza continuerà e la fine della colonia sionista è vicina». Queste le parole di Chef Rubio, pronunciate ieri dal palco della manifestazione pro-Palestina tenutasi a Milano. Parole che rimbalzano sui social e fanno discutere, anche alla luce dei cartelli denigratori esposti ieri con la scritta «Agente sionista» dedicati alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al lager di Auschwitz, oltre che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e altri esponenti.


La comunità ebraica: «Siamo a un passo dalla caccia all’ebreo»

«Siamo a un passo dalla caccia all’ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e non e dei loro rappresentanti», sottolinea in una nota Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano commentando i manifesti comparsi ieri durante una manifestazione in sostegno della Palestina. «Quanto messo in piazza a Milano sabato dai manifestanti propal è di una gravità eccezionale – aggiunge -. Questo purtroppo a dimostrazione di come oramai non ci sia più alcun limite che possa considerarsi insuperabile nella sua inaccettabilità. Si è creata una spirale di cieco odio antisemita e appelli genocidi ormai equiparabili a quelli di matrice nazi-fascista degli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo». Meghnagi fa appello alle istituzioni anche considerando la vicinanza al 7 ottobre, anniversario dello scoppio del conflitto. Un appello è al governo, «a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la comprensione ed appoggio che non ci hanno mai fatto mancare – spiega -, affinché siano prese delle misure preventive e, nel caso queste venissero disattese, anche di contrasto nel caso questo tipo di ‘manifestazioni’ dovessero realizzarsi nelle nostre piazze». E si rivolge anche ai partiti di opposizione «affinché anche loro prendano le distanze dalla galassia da cui si generano queste manifestazioni – conclude – e di attivarsi in maniera fattiva ad un contenimento delle loro modalità e contenuti espressi».

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