Chiara Petrolini, parla il papà dei neonati uccisi: «Ci eravamo lasciati, poi ci sono ricascato. Così lei mi ha nascosto tutto»

Il giovane intervistato da “Le Iene” ammette di non aver sospettato nulla delle gravidanze, tanto meno degli omicidi: «Lei era una maschera»

«Come ho fatto a non accorgermene? Lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, mai vista star male». A parlare, per la prima volta in pubblico, è l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo arrestata con l’accusa di aver ucciso e sepolto due neonati a distanza di poco più di un anno nel giardino di casa. Due bimbi il cui padre sarebbe stato proprio lui, il ragazzo ignaro di tutto che stasera per la prima volta parla in un’intervista a Le Iene. «Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà – racconta il giovane, la cui identità è protetta da anonimato – Il primo bacio (con Chiara, ndr) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L’anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione, lo str***o ero io, e lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero». Ma quando lui, la famiglia, tutti hanno scoperto dei tragici corpicini, e poi della tragica storia che ci stava dietro, a lui è crollato il mondo addosso. «Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all’altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto».


La rottura e le gravidanze nascoste

Nell’intervista il giovane rivela anche alcuni dettagli sinora rimasti nel privato della relazione tra i due. Da cui emerge una grottesca relazione con le due gravidanze nascoste. «Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino». Poi l’interrogativo che aleggia su di lui ormai da giorni, cui l’ex fidanzato di Chiara non si sottrae, anzi. «La domanda che si fanno tutti è: “Ma come fai a non accorgertene?”. Lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera», si sfoga il giovane nell’intervista ad Alice Martinelli.


I bambini mai cercati e il perché del misfatto

Il giovane accetta anche di parlare dei rapporti intimi tra i due. «Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me». D’altra parte, sostiene il ragazzo, «non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani, ma se fosse successo me lo sarei tenuto». Sarebbe stata proprio lei ad avvisarlo quando fu scoperto il primo corpicino, un anno e mezzo fa. «Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: “Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati”. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i Carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri. Io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare». Ma perché la 22enne avrebbe commesso il tragico doppio omicidio, secondo lui che ci è stato insieme? «Per il giudizio degli altri – è la risposta – Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto».

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