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Achille Lauro – Amore disperato

Nove persone, forse tante ce ne volevano per rendere credibile Achille Lauro che canta. Una sorta di team di supereroi della canzone chiamati ad una sfida impossibile: trasformare la fuffa rifilata in questi anni dal nostro in qualcosa di concreto, che non fosse riflesso di un ego gigantesco e pompato attraverso look ed atteggiamenti stravaganti. L’Achille Lauro sanremese – quello dei «quadri» per intenderci, quello con l’ambizione di sconvolgere con messe in scena iper teatrali, così come quello che impose la sua presenza all’Eurovision Song Contest attraverso la scorciatoia sanmarinese (come una meteora qualunque) – lo pretendiamo definitivamente alle spalle. Troppo imbarazzo, troppa pochezza, troppa inutile retorica, e moltissima fatica a mettere due note e due parole sensate in fila una dietro l’altra dentro una canzone. Meglio trovare una mandria di autori e farsi scrivere un pezzo che vesta in maniera dignitosa, come questo, e poi rintanarsi dietro la scrivania di X Factor, dove tutto sommato ci sta anche facendo divertire. Insomma, per noi Amore disperato passa, ci sembra una buona idea.