L’avvertimento di Paolo Gentiloni: «Attenzione al rischio di fare noi dei passi indietro nella crescita dell’Unione Europea»

Per il commissario uscente europeo all’Economia, i nazionalismi rendono debole l’UE

«Attenzione a non fare passi indietro nella crescita dell’Unione europea». Questo il monito, in un’intervista a La Stampa, del commissario europeo uscente all’Economia Paolo Gentiloni. «Negli ultimi anni, tra Eurobond e unità sull’Ucraina, siamo andati avanti nello sviluppo di questa incompiuta che è la Ue: non sono altrettanto ottimista sui prossimi cinque anni», spiega. Per Gentiloni «democrazie fragili, a partire da Francia e Germania, e una postura euroscettica che non dice più “usciamo”, ma coltiva una sorta di nazionalismo intergovernativo, rischiano di essere pericolose per l’Unione». «Molto dipenderà dalla presidente, Ursula Von der Leyen – precisa – Se, come credo, manterrà alto il livello dell’ambizione, allora avremo una chance di evitare che questo pendolo tra lavoro comune e interessi nazionalisti faccia danni». Gentiloni vede «ogni tanto affiorare la tentazione di dire che comandano gli Stati. Gli interessi dei singoli Paesi sono però spesso contrapposti, e rischiano di rendere la Ue più debole. Per rafforzarla, invece, la bussola da seguire è in larga parte contenuta nel rapporto di Mario Draghi».


Leggi anche: