Il grafico fuorviante sulla quantità di CO2 emessa dalle attività umane

I dati forniti nel grafico sono errati, dando lasciando intendere che gli esseri umani abbiano una responsabilità quasi nulla

«L’impatto degli esseri umani sul cambiamento climatico è minimo. Basta guardare a quanta poca CO2 hanno prodotto le attività umane nei secoli». Questa è la teoria diffusa da numerosi post su Facebook con un grafico costruito usando dati sbagliati. Infatti, da quando gli esseri umani bruciano combustibili fossili la CO2 nell’atmosfera è aumentata del 50%, portando la quota prodotta dalle attività umane al 34% del totale attualmente presente nell’atmosfera.

Per chi ha fretta:

  • Circola online un grafico secondo cui le attività umane avrebbero prodotto solo il 4% della CO2 presente nell’atmosfera.
  • Il grafico viene usato per sostenere che l’impatto degli esseri umani sia minimo.
  • In realtà, le attività umane hanno prodotto il 34% della CO2 attualmente presente nell’atmosfera.
  • Infatti, da quando gli esseri umani bruciano combustibili fossili la CO2 nell’atmosfera è aumentata del 50%.
  • È provato scientificamente che il cambiamento climatico attuale dipende dalle attività umane.

Analisi

Vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica (qui, qui e qui altri esempi). Nella descrizione si legge: 

Ci raccontano balle:
Il quadrato verde in alto a destra, rappresenta la CO2 totale contenuta nell’atmosfera terrestre, che è lo 0,04% del totale…

Lo 0,0384% è CO2 naturale, e lo 0,0016% è quella prodotta dalle attività umane (quadrato bianco)

Tutta l’Europa contribuiva al 16% di quel piccolo quadrante bianco, ovvero allo 0,000256% del totale.

Nota:

Il quadrato verde rappresenta la quantità totale di CO2 presente nell’atmosfera (0,04%) il quadrato bianco rappresenta la CO2 prodotta dall’uomo.

L’immagine mostra uno schema di quella che secondo chi la condivide sarebbe la composizione dell’atmosfera. Le cifre indicate sono pressoché corrette, tranne nel caso del dato che viene maggiormente approfondito allo scopo di negare la responsabilità degli esseri umani sull’attuale cambiamento climatico: la quantità di CO2 prodotta dalle attività umane.

Secondo i post oggetto di verifica, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è dello 0,04%. Questo dato è approssimato per difetto, ma non del tutto scorretto. Secondo il misuratore della Nasa, aggiornato a luglio, la CO2 equivale allo 0,046% della composizione atmosferica. Per semplicità, questa misura viene tendenzialmente espressa in parti per milione (ppm): 426.

Il 34% della CO2 nell’atmosfera deriva dalle attività umane

Ad essere sbagliato nel grafico condiviso online, invece, è il quantitativo di CO2 prodotta dall’uomo. Infatti, secondo i post questa sarebbe lo 0,0016% dell’atmosfera, ovvero il 4% della CO2 totale presente intorno alla Terra. Una percentuale cozza duramente con le misurazioni. Dal 1750 ad oggi – ovvero da quando gli esseri umani hanno iniziato a bruciare sistematicamente combustibili fossili – la quantità di CO2 nell’atmosfera è aumentata di un fattore prossimo al 50%, passando dalle 280 ppm di allora alle 426 attuali. In altre parole, la CO2 immessa nell’atmosfera da quando l’attività umana utilizza massicciamente i combustibili fossili è il 34% del totale presente oggi. Dunque, la CO2 emessa durante il periodo in cui si sono sviluppate le attività umane è dieci volte tanta quella che i post millantano, nonché una quantità che sommata a quella già presente ha portato il gas ad avere una concentrazione mai così alta negli ultimi 800 mila anni.

L’aumento della CO2 nell’atmosfera è causato dalle attività umane

Chiarito l’errore presente nei post, è importante specificare che il nesso esistente tra attività umana e concentrazione atmosferica della CO2 è ben documentato, così come il potere riscaldante dell’anidride carbonica, che costituisce il gas serra con il maggior impatto assoluto sulla temperatura terrestre. Informazioni scientifiche dettagliate possono essere consultate nell’approfondimento di Science Feedback, di cui si riportano di seguito le conclusioni in inglese e tradotte in italiano.

«Multiple independent lines of evidence indicate that the present-day increase in atmospheric CO2 is caused by human emissions from fossil fuels and land use change. A significant fraction of annual CO2 emissions remains in the atmosphere each year and has steadily accumulated since the onset of the industrial era, driving global warming».

Molteplici linee di evidenza indipendenti indicano che l’attuale aumento di CO2 atmosferica è causato dalle emissioni umane da combustibili fossili e dal cambiamento dell’uso del suolo. Una frazione significativa delle emissioni annuali di CO2 rimane nell’atmosfera ogni anno e si è costantemente accumulata dall’inizio dell’era industriale, determinando il riscaldamento globale.

Conclusioni

Un grafico diffuso online minimizza l’impatto delle attività umane sulla CO2 presente nell’atmosfera sostenendo che solo il 4% di essa ne sia prodotto. Tuttavia, il dato reale è ben più alto: il 34%.

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