Sicurezza sul lavoro, al via la patente a punti per l’edilizia: cos’è, come funziona e come si calcolano i crediti

La misura introdotta dal governo riguarda imprese e autonomi che lavorano nei cantieri. Critiche da opposizioni e sindacati

Scatta da domani, martedì 1° ottobre, la patente a punti per imprese e autonomi che lavorano nei cantieri. Lo strumento, introdotto per volontà del governo con il decreto-legge n.19/2004, punta a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, combattere il lavoro in nero e tracciare meglio gli incidenti che si verificano nei cantieri, sia in termini di numero che di gravità. A partire da oggi, imprese e lavoratori autonomi potranno presentare domanda all’ispettorato del lavoro per richiedere la patente a punti. In attesa di riceverla, si potrà comunque inviare un’autocertificazione sui requisiti necessari. Un meccanismo che, nelle intenzioni del governo, servirà a evitare che tutti i soggetti interessati – si stima circa 830mila – accedano contemporaneamente alla piattaforma.


Chi deve dotarsi della patente a punti

Dal 1° ottobre 2024 tutte le aziende – anche individuali e anche con sede non in Italia – che operano nel settore dell’edilizia potranno presentare l’autocertificazione sul rispetto dei requisiti per ottenere la patente a punti. La domanda andrà fatta dal rappresentante legale dell’azienda oppure dal lavoratore autonomo entro e non oltre il 31 ottobre, pena il divieto di operare nei cantieri e fermare ogni attività lavorativa. Sono esclusi da questo nuovo sistema tutti quei soggetti che effettuano prestazioni di natura intellettuale, come ingegneri, architetti e geometri.


Quali sono i requisiti per ottenere la patente nei cantieri

Per ottenere la nuova patente a punti, le imprese dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
  • adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi;
  • possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;
  • possesso del documento di valutazione dei rischi nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • possesso della certificazione di regolarità fiscale;
  • avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.
Marina Calderone Ministra Lavoro Camera Sicurezza Lavoro Patente a Punti
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, durante il question time alla Camera, 31 luglio 2024 (ANSA/Fabio Frustaci)

Quando viene revocata la patente a punti nei cantieri

In assenza di uno o più requisiti tra quelli elencati sopra, l’ispettorato del lavoro adotterà un provvedimento per chiedere la revoca della patente. Il controllo dei requisiti sarà a campione e potrà avvenire sia d’ufficio sia in seguito a ispezioni condotte dall’ispettorato del lavoro o da altri organi di vigilanza.

Come funziona il conteggio dei punti

Il numero di crediti iniziale su ogni patente parte da un minimo di 30 punti e può essere ampliato fino a un massimo di 100. Il numero complessivo di crediti accumulato dalle aziende servirà come indicatore per l’idoneità allo svolgimento di attività edili. I punti aggiuntivi possono essere ottenuti attraverso due modalità: fino a un massimo di 10 crediti aggiuntivi al momento del rilascio della patente, sulla base della data di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; fino a 20 crediti aggiuntivi dopo il rilascio della patente, corrispondenti a un credito per ogni due anni di attività senza violazioni. Qualora venissero segnalate violazioni alla normativa sulla sicurezza, l’incremento dei punti non si applicherà per un periodo di tre anni a partire dalla data del provvedimento definitivo.

Come si perdono i punti della patente e quali sono le sanzioni

Quando l’impresa o il lavoratore autonomo vengono sanzionati per aver violato le norme sulla sicurezza, il punteggio della patente diminuisce in proporzione alla gravità delle azioni commesse. Se il mancato rispetto delle norme sulla prevenzione degli infortuni porta alla malattia professionale di un dipendente, l’azienda subirà una decurtazione di 10 crediti. In caso di infortunio di un lavoratore che comporti l’inabilità permanente al lavoro, la decurtazione sarà di 15 crediti. In caso di morte sul lavoro in seguito a infrazioni delle regole di prevenzione, saranno sottratti 20 punti dalla patente. Tutte le imprese prive di patente o con meno di 15 crediti non potranno esercitare l’attività nei cantieri.

Le critiche di opposizioni e sindacati

La patente a punti per le imprese edili introdotta dal governo Meloni è stata criticata da opposizioni e sindacati. Nei mesi scorsi, il Pd ha espresso un «giudizio negativo» sulle nuove regole, mentre il Movimento 5 Stelle ritiene il nuovo strumento «gravemente insufficiente». A criticare l’iniziativa sono anche alcuni sindacati. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, chiedeva per esempio di estendere il sistema della patente a punti a tutti i settori e non solo all’edilizia. «Sono state fatte delle norme per cui le aziende che si autocertificano per un anno non verranno visitate e addirittura è stato introdotto che le imprese che vengono visitate debbano essere informate preventivamente 10 giorni prima. Ci sembrano due provvedimenti – ha commentato Landini – che non vanno nella direzione dell’urgenza che noi abbiamo, perché qui la gente continua a morire sul lavoro e gli infortuni non stanno diminuendo».

Presidio Genova 2024 Morti Lavoro Sicurezza Lavoro Patente a Punti
Un presidio organizzato dalla Uil a Genova per la campagna “Zero morti sul lavoro”, 17 settembre 2024 (ANSA/Luca Zennaro)

Foto di copertina: ANSA/Luca Zennaro

Leggi anche: