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Campo largo, the end. Conte: «Il simbolo del M5s non sarà vicino a quello di Italia Viva». Renzi replica: «Vuole dare battaglia a Schlein sulla pelle dell’Emilia-Romagna»

01 Ottobre 2024 - 17:28 Felice Florio

Nonostante gli accordi per una coalizione ampia sembrassero già chiusi, i 5 stelle hanno alzato un veto su tutte e tre le Regioni al voto: è l'ennesimo strappo con il Pd, dopo la partita delle nomine Rai

Tra sondaggisti, commentatori e, ovviamente, i membri dei partiti di opposizione è diffusa una convinzione: il centrosinistra potrebbe rifilare un 3 a 0 nelle tornate regionali che si disputeranno di qui a fine anno. Quelle possibilità, tuttavia, si sono assottigliate nell’ultima settimana: prima il veto del Movimento 5 stelle ai candidati di Italia Viva, in Liguria, a sostegno di Andrea Orlando. Poi, oggi, lo strappo definitivo di Giuseppe Conte: «Il campo largo è una formula giornalistica». E comunque, «non esiste più». Fine. La via «testardamente unitaria» di Elly Schlein, che stava mostrando aperture verso Matteo Renzi, è stata sbarrata definitivamente dalle dichiarazioni che il presidente 5 stelle ha rilasciato a Cinque minuti, il primo ottobre. In Emilia-Romagna e in Umbria, «io non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere, per rottamare. Prende i soldi da governi stranieri ed è all’origine della contaminazione tra affari e politica, fa lobbismo in Italia e in giro per il mondo».

Conte: «Il Nazareno non ha consapevolezza del problema di etica pubblica»

Ancora: «È inutile girarci intorno. Renzi rappresenta una vera incompatibilità per il nostro modo di fare politica, per i nostri obiettivi politici. È una mina esplosiva a orologeria. Con questa bomba esplosiva, che viene messa nel campo largo – ormai defunto -, abbiamo da parte del Partito democratico e della sua segretaria un problema politico vero e serio». L’attacco di Conte a Schlein si è inserito alla fine di un percorso di logoramento iniziato almeno una settimana fa, con la spaccatura sulla nomina dei membri del Cda Rai, prima in commissione di Vigilanza e poi in Parlamento. Secondo il leader del Movimento, i vertici del Nazareno «non hanno la consapevolezza che noi stiamo ponendo un problema politico serio: stiamo parlando di etica pubblica, non di simpatie e antipatie».

La risposta di Renzi: «Conte vuole fare battaglia a Schlein sulla pelle dell’Emilia-Romagna»

Si attende la replica della segretaria Schlein. Mentre Renzi, tramite il suo ufficio stampa, ha diffuso immediatamente una nota in cui accusa Conte di voler contendere la leadership del centrosinistra al Pd sulla pelle dell’Emilia-Romagna. «Ho parlato ieri con Michele de Pascale – il candidato del centrosinistra alle Regionali -. Italia Viva è già in maggioranza in Emilia-Romagna a sostegno di Stefano Bonaccini prima e di Irene Priolo dopo. Abbiamo un assessore e un gruppo di tre consiglieri che hanno lealenente sostenuto il centrosinistra dagli attacchi delle opposizioni di destra e del Movimento 5 stelle». L’ex presidente del Consiglio ha concluso confermando l’alleanza che i Dem in Emilia-Romagna: «Alle prossime elezioni regionali ci presenteremo a fianco di De Pascale con i nostri candidati e con il nostro simbolo, come già concordato. Se Conte vuole fare una battaglia contro Schlein, la faccia pure. Ma non sulla pelle dell’Emilia-Romagna, terra che già formalizzato la coalizione. Noi ci saremo, con il nostro simbolo e i nostri candidati. Non mettiamo veti nei confronti dei grillini anche se hanno fatto l’opposizione a Bonaccini. Ma non siamo disponibili a subirne».

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