Enrico Letta lascia (di nuovo) la politica italiana: «Torno al lavoro universitario». Il suo posto alla Camera va a Rosanna Filippin
Roma, i pini, i palazzi barocchi cuore del potere. Enrico Letta si appresta a salutare tutto ciò. L’ex presidente del Consiglio, oggi deputato nelle file del Partito democratico, ha deciso di lasciare la politica italiana, di nuovo. Questa volta ad attrarlo è il ruolo di decano offertogli dalla IE School of Politics, Economics and Global Affairs, la scuola di alta specializzazione dell’Istituto de Empresa di Madrid. Conserverà l’incarico parigino, all’Istituto Jacques Delors, di cui è presidente. Si dimetterà, invece, dalla Camera: rimetterà il mandato il prossimo 20 novembre, contestualmente all’assunzione del ruolo a Madrid. «Come avevo annunciato all’indomani delle elezioni, torno al mio lavoro universitario», ha scritto Letta sui social.
«Manterrò i miei impegni compatibili con questo incarico a partire dall’Istituto Delors, mi dimetterò invece dal Parlamento che richiede un impegno totale. Rosanna Filippin che mi succederà, e alla quale rivolgo i miei auguri di buon lavoro, saprà impegnarsi al meglio». Letta, dal 2023, ha lavorato alla redazione e alla presentazione del Rapporto sul futuro del mercato interno dell’Unione europea, commissionatogli dalla Commissione e dal Consiglio europeo. Non è nuovo ad addii di questo genere: dopo le dimissioni da capo del governo nel 2014 e l’addio alla Camera nel 2015, Letta aveva ripreso la tessera del Pd soltanto 2019. Dal 14 marzo 2021 al 12 marzo 2023, ha ricoperto l’incarico di segretario del Nazareno. Il suo posto da deputato sarà preso da Rosanna Filippin, che si era candidata alla tornata del 25 settembre 2022 nel collegio plurinominale Veneto 2, risultando non eletta.
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