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Jimmy Carter compie 100 anni, l’ex presidente Usa dagli accordi di Camp David al sostegno a Kamala Harris: «Voglio resistere per votarla»

01 Ottobre 2024 - 13:17 Ugo Milano
È stato il 39esimo presidente americano: dal 1977 all'81. Nel 2002 il premio Nobel per la pace

Jimmy Carter, il 39esimo presidente degli Stati Uniti, compie oggi, 1° ottobre, 100 anni. È il più anziano ex capo di Stato Usa a raggiungere questo traguardo. Il 18 febbraio 2023 aveva annunciato di aver abbandonato l’ospedale dove era stato ricoverato per trascorrere i suoi ultimi giorni con la famiglia. Le sue condizioni sarebbero tuttora critiche ma Carter ha continuato a seguire la politica americana: «Sto cercando di farcela per poter votare Kamala Harris», aveva detto a un nipote a inizio agosto. L’ex presidente festeggerà la ricorrenza nella residenza di Plains, nella sua Georgia. Durante la presidenza, dal 1977 all’81, ha firmato gli storici accordi di Camp David che portarono a un trattato di pace tra Egitto ed Israele.

La politica

È nato proprio a Plains il 1° ottobre di 100 anni fa. In Georgia ha avuto il primo grande successo politico ricoprendo la carica di Governatore dal 1971 al 1975. L’anno seguente, nel 1976, vince la nomination democratica per le elezioni presidenziali. Dal 1977 all’81 è stato il 39esimo presidente degli Stati Uniti, sconfiggendo Gerald Ford che era in carica. Il suo mandato è stato da subito impresso da scelte politiche forti: nel secondo giorno da presidente graziò tutti i renitenti alla leva della guerra del Vietnam. Ma sulla politica estera il maggior successo che gli viene riconosciuto è la conclusione degli accordi di Camp David nel 1978: che portarono a un trattato di pace tra Egitto ed Israele. Importante anche il SALT II, Strategic Arms Limitation Talks, che venne firmato sotto la sua presidenza: il negoziato prevedeva una limitazione delle armi strategiche di comune accordo con l’Urss guidata da Leoníd Il’íč Bréžnev. L’impegno in politica estera gli valse il premio Nobel per la pace nel 2002 per i suoi «instancabili sforzi volti a trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali». La fine del mandato venne però macchiata dalla crisi degli ostaggi in Iran del 1979-1981 e dalla crisi energetica del 1979. Il quadro internazionale si complicò poi con la guerra civile di El Salvador e l’invasione sovietica dell’Afghanistan. A quest’offensiva, Carter rispose enunciando la sua dottrina: ovvero l’uso delle forze militari Usa per difendere i loro interessi nel Golfo Persico.

La famiglia

Carter è stato sposato con Rosalynn Smith dal 7 luglio 1946 fino alla morte di lei il 19 novembre 2023. Insieme hanno avuto quattro figli: John William detto Jack (1947), James Earl Carter III detto Chip (1950), Jeffrey Donnel (1952) e Amy Lynn (1967). Ad arricchire la loro famiglia ci sono anche otto nipoti e due pronipoti.

Carter tra ambiente, arte e ufo

Durante la sua presidenza istituì il Dipartimento dell’Energia e portò avanti una politica energetica nazionale che includeva la conservazione, il controllo dei prezzi e le nuove tecnologie. Fece anche installare dei pannelli solari sul tetto della Casa Bianca per promuovere l’uso di energia rinnovabile. Inoltre, è uno dei pochi presidenti americani con studi scientifici: è infatti laureato in ingegneria nucleare. Una volta terminato il suo mandato, carter si dedicò alla pittura e alla carpenteria. Attività che declinò anche nella pratica con la costruzione, con Habitat for Humanity, di numerose case per le persone meno fortunate. Oltre a essere il primo ex presidente Usa ad arrivare a 100 anni, Carter può vantare un altro primato: è stato il primo ad aver ammesso di aver visto un UFO. Anche se in quel caso parlò di oggetto luminoso nel cielo. Carter si trovava in Georgia nel 1969 quando osservò qualcosa che lo lasciò interdetto. L’ex presidente non dichiarò mai che fosse un’astronave aliena.

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