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«Trump ha usato l’inganno per prendere di mira ogni fase del processo elettorale dopo aver perso nel 2020»

02 Ottobre 2024 - 23:02 Stefania Carboni
La relazione del procuratore Jack Smith che lavora sul caso di Capitol Hill è stata desecretata

Donald Trump «ha usato l’inganno per prendere di mira ogni fase del processo elettorale». Lo scrive nero su bianco il procuratore speciale Jack Smith nell’ambito della battaglia legale nella quale l’ex presidente è accusato di aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020. L’ex presidente USA è «ricorso a crimini» nel tentativo di restare al potere dopo aver perso le elezioni del 2020, si legge nei documenti, nei quali si precisa che il tycoon e altre persone con lui hanno «lanciato una serie di disperati piani per capovolgere i legittimi risultati elettorali».

«Trump ha agito come candidato non come presidente»

Secondo quanto riporta Axios la relazione di Smith è stata desecretata questo mercoledì. Attraverso questo lavoro il procuratore speciale sta cercando anche di replicare alla sentenza della Corte Suprema di inizio anno per cui i presidenti degli Stati Uniti godono di immunità per atti ufficiali. «In sostanza, il piano dell’imputato era di natura privata; ha fatto ampio uso di attori privati ​​e della sua infrastruttura di campagna per tentare di ribaltare i risultati delle elezioni e ha agito a titolo privato come candidato a una carica pubblica». ha scritto Smith. Non solo, Smith ha anche accusato Trump di sapere che «le sue accuse di frode erano false perché ha continuato a sostenerle anche dopo che i suoi più stretti consiglieri, che non agivano in veste ufficiale ma in veste privata o legata alla campagna elettorale, gli avevano detto che non erano vere». E infine per il procuratore Smith «quando tutti i tentativi dell’ex presidente di aggrapparsi al potere erano falliti», egli «diresse una folla inferocita di sostenitori al Campidoglio degli Stati Uniti per ostacolare la certificazione del Congresso».

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