In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀGennaro SangiulianoGoverno MeloniInchiesteInfluencerLazioRomaSocial media

«Ho comprato io il servizio»: così sono scomparse le foto di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

alfonso signorini gennaro sangiuliano maria rosaria boccia foto ritirate
alfonso signorini gennaro sangiuliano maria rosaria boccia foto ritirate
La mail di Alfonso Signorini all'allora ministro. E la risposta di Boccia: «Devo avere paura?». Il «grande favore» al direttore di "Chi". E l'incipit: «Carissimo Gennaro...»

«Mi è arrivata una mail da Alfonso Signorini, direttore di Chi. La vuoi leggere?». Comincia così la storia dei servizi fotografici spariti su Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. È il 4 agosto 2024, della «relazione affettiva» del ministro della Cultura con l’imprenditrice e influencer non si sa nulla fuori da via del Collegio Romano. La risposta di Boccia è significativa: «Devo avere paura?». E dallo scambio in chat tra i due si capisce che davvero sono scomparsi i servizi fotografici che mostravano l’intesa tra i due e dicevano anche che Sangiuliano si era separato da sua moglie Federica Corsini. «Io ho acquistato il servizio. Al di là della fondatezza della notizia (che a me non interessa ma a certa stampa “amica” sì) ci tenevo che tu lo sapessi», scrive Signorini a Sangiuliano.

Le foto e i servizi su Sangiuliano e Boccia

La storia l’ha raccontata per primo Il Fatto Quotidiano, che oggi pubblica le chat tra Sangiuliano e Boccia e la mail di Signorini al ministro con relative risposte. Ben tre servizi acquistati e poi spariti dal giro dei settimanali di gossip. Con uno dei tre che finisce pubblicato su Gente soltanto dopo lo scoppio del caso. Ne avevano parlato all’epoca Alex Fiumara e Max Scarpone, che per primi a metà luglio hanno pizzicato il ministro e la non-consigliera. In un servizio poi proposto a Chi di Mondadori e a Diva e Donna di Urbano Cairo. Che entrambi hanno rifiutato. Ma, hanno raccontato i fotogiornalisti, qualcuno ha poi commissionato un secondo servizio. In cui comparivano «foto delicate». Nell’esposto che ha consegnato a Piazzale Clodio Sangiuliano ha sostenuto che la relazione con Boccia era conclusa a fine luglio. Questi dialoghi sembrano smentirlo.

Le mail tra Sangiuliano e Signorini: «Carissimo Gennaro»

«Carissimo Gennaro, eccomi qui», scrive in mail Signorini. «Volevo avvisarti che da un paio di settimane mi arrivano al giornale servizi fotografici tuoi in compagnia della tua assistente (al ristorante, per strada…). Niente di compromettente. L’unica cosa è che una di queste agenzie insieme alle foto vendeva la notizia che ti sei separato da tua moglie, che hai tolto la fede e che hai con la tua assistente una relazione. Io ho acquistato il servizio perché non andasse in giro. Al di là della fondatezza della notizia (che a me non interessa ma a certa stampa “amica” sì) ci tenevo che tu lo sapessi, perché molto probabilmente non molleranno il colpo e ti controlleranno durante l’estate. Un caro saluto!!!!!!». La chat tra Boccia e Signorini prosegue: «Vuole dei soldi da te?», chiede lei.

Un grande favore

«No», risponde il ministro. Che poi scrive: «Per fortuna gli ho fatto un grande favore. E comunque non sono foto compromettenti». Poi le manda la risposta alla mail: «Grazie di cuore ho letto. Sei un amico. Ovviamente è tutto infondato. Si tratta di una persona che ha un fidanzato e collabora con me. Io sono con mia moglie a fare un weekend e staremo insieme tutta l’estate. Un abbraccio grande». E poi dice a lei: «Comunque abbiamo molte invidie addosso. Anche la nostra amicizia attira gelosie». Signorini spiega al Fatto che non ha comprato il servizio per un altro motivo: «Quando ho saputo che dovevamo spendere 12 mila euro per delle foto che non volevano dire niente e con una signora che per me era una sconosciuta ho cambiato idea».

Sangiuliano: non ricordo il grande favore

Anche Sangiuliano replica. La prima frase è molto significativa: «Non mi ricordo di aver scritto o meno questa cosa… Non ho mai avuto favori da Signorini, di nessun tipo. Quand’ero giornalista, ci siamo scambiati qualche cortesia… da giornalista a giornalista. L’avrete fatto anche voi al vostro giornale». E ancora: «Io Signorini lo conosco perché fa il direttore, lui non mi ha mai chiesto nulla. Forse, se ci penso bene, il grande favore potrebbe essere la recensione che gli feci fare del libro di Maria Callas, non mi ricordo se al Tg1 o al Tg2… Ma questo quando non ero ministro».

Signorini controreplica: «Adesso mi girano anche un po’ le palle che lui dica che mi ha fatto un grosso favore. Il grosso favore gliel’ho fatto io quando Sangiuliano aveva scritto il libro di Putin e l’ho fatto intervistare sul mio giornale e gli ho dedicato quattro pagine quando faceva il direttore del Tg2. Quelli sono favori che ho fatto io semmai… Se poi lui vuole farsi bello con questo messaggio…».

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche