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Lo strano caso dell’intervista di Chi a Giorgia Meloni pochi giorni dopo il “favore” all’allora ministro Sangiuliano

03 Ottobre 2024 - 11:02 Stefania Carboni
Nella chat con Boccia l'ex ministro alla Cultura si vanta di aver fatto un favore a Signorini (che invece comprò un suo servizio fotografico di lui con la consulente in tempi non sospetti). Oggi Sangiuliano non si ricorda il favore. E c'è una curiosa coincidenza

«Per fortuna gli ho fatto un grande favore. E comunque non sono foto compromettenti». Scriveva questo, il 4 agosto scorso, l’ex ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano alla sua collaboratrice Maria Rosaria Boccia prima che scoppiasse il caos sulla loro relazione. L’allora ministro accennava a un favore verso il direttore di Chi Alfonso Signorini, che da poco lo aveva contattato via mail avvisandolo di aver comprato un servizio fotografico che ritraeva Sangiuliano e Boccia insieme. Questo per non far girare proprio gli scatti, mettendo quindi in difficoltà il titolare del Mic. Del caso (e dello scambio chat tra Sangiuliano e Boccia) ne parla oggi il Fatto Quotidiano. E c’è una curiosa coincidenza a ridosso del salvataggio delle foto compromettenti: l’intervista della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, pochi giorni dopo, proprio su Chi.

Sangiuliano si scorda il favore, Signorini si arrabbia

Il condizionale è d’obbligo. Possibile che il favore di Sangiuliano e Signorini fosse proprio un colloquio con la premier? Per ora resta solo un’ipotesi. La testata di Marco Travaglio ha contattato entrambi i protagonisti della vicenda, chiedendo delucidazioni. Sangiuliano non si ricorda del favore fatto a Signorini. Anzi, ha proprio un vuoto di memoria: «Non mi ricordo di aver scritto o meno questa cosa… Non ho mai avuto favori da Signorini, di nessun tipo. Quand’ero giornalista, ci siamo scambiati qualche cortesia… da giornalista a giornalista. L’avrete fatto anche voi al vostro giornale». E ancora: «Io Signorini lo conosco perché fa il direttore, lui non mi ha mai chiesto nulla. Forse, se ci penso bene, il grande favore potrebbe essere la recensione che gli feci fare del libro di Maria Callas, non mi ricordo se al Tg1 o al Tg2… Ma questo quando non ero ministro». Signorini, contattato dal Fatto, s’inalbera: «Adesso mi girano anche un po’ le palle che lui dica che mi ha fatto un grosso favore. Il grosso favore gliel’ho fatto io quando Sangiuliano aveva scritto il libro di Putin e l’ho fatto intervistare sul mio giornale e gli ho dedicato quattro pagine quando faceva il direttore del Tg2. Quelli sono favori che ho fatto io semmai… Se poi lui vuole farsi bello con questo messaggio…».

Quell’intervista dove Giorgia parla della sua relazione con Giambruno

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in quella lunga intervista rilasciata sul settimanale Chi, e uscita in edicola il 7 agosto, fa un bilancio non solo del governo ma anche della vita sua personale (dalla separazione con Andrea Giambruno, all’impegno di conciliare la maternità con il suo incarico. Un’intervista a tutto tondo, molto rara. «Quando con Andrea ci siamo separati – raccontava per esempio Meloni – non è stato facile neanche per lei (Ginevra, la loro figlia ndr), ovviamente. È legatissima a entrambi. Con noi a lungo ha fatto finta di nulla, ma io so che piangeva quando non la vedevamo. Mi ha fatto venire il cuore come una nocciolina. Fortunatamente, io e Andrea, che rimane il padre migliore che potessi desiderare per mia figlia, abbiamo mantenuto un buon rapporto. Quando possiamo passiamo del tempo insieme con Ginevra. Penso sia importante far capire ai bambini che una separazione non debba scatenare per forza un conflitto tra i genitori e che i figli non debbano essere costretti a scegliere tra mamma e papà. Non è sempre facile, mi rendo conto, ma quando è possibile è utile farlo. Faremo tutti e tre anche qualche giorno di vacanza insieme con un gruppo di amici e i loro figli. Per Ginevra. Ma anche perché siamo ancora amici e ci vogliamo bene».

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