La conferma di Crosetto: «Gli Stati Uniti ci hanno chiesto di mandare 200 carabinieri a Gaza»
«Oggi a Gaza è richiesto l’intervento dei carabinieri italiani». A dirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in occasione della cerimonia di avvicendamento del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, nell’aeroporto militare di Ciampino, ha confermato un’indiscrezione avanzata dal Corriere della Sera. Due giorni fa, in commissione Difesa, Crosetto ha riferito della richiesta da parte degli Stati Uniti per l’invio di 200 carabinieri a Gerico, in Cisgiordania, per formare le forze di polizia palestinesi. Richiesta, precisa oggi il ministro, che è arrivata direttamente da Antony Blinken, segretario di Stato americano. «Intanto dobbiamo verificare le condizioni di sicurezza, la fattibilità e tutto il resto. Poi decideremo», commenta ancora Crosetto a margine della cerimonia a Ciampino.
La missione bilaterale
Secondo quanto anticipato dal Corriere, saranno probabilmente i reparti della 2a brigata mobile carabinieri a muoversi a Gaza. In particolare, il 1o reggimento paracadutisti («gruppo intervento speciale»), il 7o reggimento «Trentino Alto Adige» e il 13o reggimento Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una missione bilaterale di collaborazione con le autorità palestinesi, che vede la partecipazione anche di Francia e Spagna ma con il comando a Roma. Il 15 ottobre dello scorso anno, i 28 carabinieri basati a Gerico lasciarono la missione in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele. Oggi i vertici delle forze armate di Washington chiedono all’Italia di riprendere la missione. E questa volta con un contingente decisamente più ampio.
In copertina: Un momento dell’inaugurazione della scuola marescialli dei Carabinieri a Firenze, 24 settembre 2016 (ANSA/Maurizio Degli’Innocenti)