Inchiesta ultrà, Fedez e la rissa in discoteca con Cristian Iovino. Le parole del cantante secondo un buttafuori: «Lo ammazzo, io sono di Rozzano»
«Lasciatemi stare, lasciatemi stare, che l’ammazzo: io sono di Rozzano». Sono le parole che Fedez, stando al racconto di un addetto alla sicurezza della discoteca “The Club” di Milano, avrebbe pronunciato dopo la rissa con il personal trainer dei vip, Cristian Iovino. Il buttafuori è stato sentito a verbale dalla Squadra mobile di Milano nell’ambito dell’inchiesta «Due Curve» della Dda milanese che ha portato agli arresti dei capi ultrà di Inter e Milan. Il rapper è molto vicino alla curva milanista e agli ultrà Luca Lucci, Christian Rosiello e Alex Cologno, tutti e tre arrestati il 30 settembre con altre 16 persone. Rosiello e Cologno sarebbero stati, inoltre, presenti la sera stessa dell’aggressione al personal trainer avvenuta tra domenica 21 e lunedì 22 marzo.
La testimonianza
Stando al racconto dei buttafuori del locale, Fedez «era molto agitato tanto che abbiamo dovuto sollevarlo di peso per portarlo fuori – ha raccontato, citato da Repubblica -. Preciso che il suo amico senza capelli e palestrato (Christian Rosiello, tra gli arrestati per l’indagine sul tifo, ndr) era molto agitato perché temeva che, in sua assenza, qualcuno potesse picchiare Fedez, mentre gli altri suoi amici sono rimasti tranquilli». Una volta fuori dalla discoteca, il cantante «ha cominciato ad urlare contro di noi dicendo: “Lasciatemi stare, lo ammazzo. Sono di Rozzano”». E quando si è accorto che qualcuno lo stava riprendendo con il telefono si sarebbe, infine, «calmato: ricordo che guardando verso di loro si è messo a ridere», conclude il buttafuori. La rissa tra i due sarebbe scoppiata a causa di una parola di troppo detta a una ragazza, che era in compagnia del cantante quella sera. E il tutto si sarebbe consumato in poco più di mezz’ora. Dal momento in cui Fedez e Iovino sono stati buttati fuori dalla discoteca dopo la rissa nella notte, fino all’aggressione in via Marco Ulpio Traiano.