Mario Maccione, l’ex Bestia di Satana apre uno sportello di ascolto. I parenti delle vittime: «Assurdo, vuole lucrare sul nostro dolore»
Ha aperto uno «sportello di ascolto» Mario Maccione, il più giovane dei componenti delle «Bestie di Satana», la setta che verso la fine degli anni Novanta si rese responsabile di tre omicidi e un provocato suicidio dalle parti di Busto Arsizio, in Lombardia. Lo racconta sul Corriere Alessandro Fulloni, che è riuscito a parlare per telefono proprio con Maccione. «Alcune persone mi hanno chiamato per raccontarmi angosce e ansie simili a quelle che ho vissuto io. Non voglio sostituirmi a un professionista, anche perché non sono laureato, ma sento di poter aiutare gli altri», racconto l’uomo, oggi 43enne.
Le «Bestie di Satana»
Le Bestie di Satana, la setta di cui ha fatto parte anche Maccione nelle veste di medium, hanno dato vita a uno dei casi di cronaca nera più impressionanti della storia italiana. Gli omicidi accertati di cui si sono macchiati tra il 1997 e il 2004 sono quattro. Ma si sospetta che potrebbero essere molti di più, se si prendono in considerazione anche casi mai del tutto chiariti avvenuti in quegli anni nei pressi di Busto Arsizio. Nel 2004, Maccione finì in carcere – insieme agli altri componenti della setta – e fu condannato a 19 anni di detenzione. Tra indulto e buona condotta, ne ha scontati tredici e mezzo. Nel 2017, è tornato in libertà e oggi vive nel Sassarese con la sua prima fidanzata, che – racconta il Corriere – lo ha ricontattato durante la detenzione in carcere.
La rabbia dei parenti delle vittime
Da qualche tempo, Maccione ha deciso di aprire uno sportello di ascolto. Inizialmente sui social, poi con incontri individuali. Una notizia che non ha fatto certo piacere ai familiari delle vittime delle Bestie di Satana. «Che dire? Il lupo cambia il velo ma non il vizio. Mi sembra tutto assurdo, se non pericoloso, come pericoloso è quel personaggio». Racconta a Giallo Michele Tollis, papà di Fabio, il diciannovenne ucciso e sepolto in un bosco di Somma Lombardo nel 1998 insieme alla coetanea Chiara Marino. Tra le vittime non accertate della setta satanista potrebbe esserci anche Christian Frigerio, un operaio scomparso a 23 anni da Carugate nel 1996 e mai più ritrovato. Sua madre giura che suo figlio «conosceva quel gruppo, gli dissero che lo avrebbero contattato per una seduta spiritica». E ora che Maccione ha aperto uno sportello di ascolto, la donna sospira: «Ho pensato che lui voglia lucrare sul nostro dolore».
In copertina: Mario Maccione ospite del podcast “One More Time”