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Palermo, l’inchiesta sulla preside antimafia accusata di aver rubato pacchi alimentari: conti correnti sequestrati

04 Ottobre 2024 - 10:39 Ugo Milano
daniela lo verde preside antimafia palermo arrestata
daniela lo verde preside antimafia palermo arrestata
Il sospetto è che abbiano agito insieme a Daniela Lo Verde, ex dirigente scolastico dell'istituto Giovanni Falcone, per intascarsi i finanziamenti europei destinati alla scuola

Si allarga l’inchiesta che ad aprile 2023 portò all’arresto per corruzione e peculato di Daniela Lo Verde, preside palermitana nota per le sue battaglie antimafia, e del suo vice Daniele Agosta. I magistrati dell’ufficio palermitano della Procura Europea accusarono i due di essersi appropriati indebitamente di pacchi alimentari acquistati con fondi europei e che sarebbero dovuti finire alla mensa dell’istituto Giovanni Falcone. Oggi, venerdì 4 ottobre, a oltre un anno di distanza dai due arresti, i pm Gery Ferrara e Amelia Luise hanno emesso un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di altre undici persone.

Operazione «Coscienza di Zen-O»

L’operazione dei magistrati prende il nome di «La coscienza di Zen-O», dal nome del quartiere in cui si trova l’istituto Giovanni Falcone, che si chiama per l’appunto «quartiere Zen». Le ipotesi di reato di cui sono accusate le undici persone finite nel mirino della Procura Europea sono falso, truffa e induzione indebita. Gli investigatori hanno scoperto che nell’istituto c’era un giro di interessi illeciti che ruotava attorno alla dirigente scolastica e coinvolgeva anche altri insegnanti e collaboratori.

I fondi europei per progetti mai realizzati

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, Lo Verde e Agosta si sarebbero accaparrati finanziamenti europei – con la complicità di altri insegnanti, collaboratori scolastici, esperti o tutor – per progetti e attività di fatto mai realizzate oppure che si interrompevano a metà percorso. In particolare, i pm contestano svariati episodi in cui gli insegnanti avrebbero certificato falsamente sia la loro stessa presenza, sia quella degli alunni all’interno dell’Istituto, mettendo firme false. Le somme sequestrate rappresentano dunque il profitto che gli indagati avrebbero indebitamente percepito per gli incarichi retribuiti di esperto o tutor. Oltre agli undici provvedimenti di sequestro di conti correnti, per un totale di circa 20mila euro, sono stati notificati sei avvisi di garanzia.

In copertina: Daniela Lo Verde, ex preside dell’istituto Giovanni Falcone di Palermo

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