In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
FACT-CHECKINGIsraeleMedio OrientePalestinaPallywoodVideo

Questo non è un finto funerale palestinese “smascherato” dagli attacchi israeliani

04 Ottobre 2024 - 10:15 Fact-checking Team
pallywood video barella palestinesi fingono attacchi israeliani fc
pallywood video barella palestinesi fingono attacchi israeliani fc
Immortalato dalla clip è uno stratagemma che i giovani Giordani avevano trovato per eludere il lockdown durante i mesi più difficili della pandemia da Covid-19

«Appena vengono scoperti parte il fuggi fuggi». Questo è il tenore dei commenti rivolti ai protagonisti di un video dove alcuni giovani trasporterebbero un defunto su un barella. Quando iniziano a suonare delle sirene in lontananza, i giovani poggiano la barella a terra e si danno alla fuga. Passano pochi secondi e anche il ragazzo “finto morto” scappa correndo come se fosse “incredibilmente” resuscitato. La clip viene condivisa per sostenere che si tratti di un finto funerale palestinese. Ma il video non c’entra con il conflitto in corso attualmente in medio oriente e non riguarda la Palestina.

Per chi ha fretta:

  • Circola un video in cui si vedono alcuni ragazzi trasportare una barella in mezzo alla strada, posandola a terra e poi fuggendo non appena sentono le sirene della polizia.
  • Dalla barella per terra si alza quello che dovrebbe essere il morto del funerale e anche lui inizia a scappare.
  • Si sostiene che il video dimostri presunte messe in scena dei palestinesi per simulare la morte delle vittime degli attacchi israeliani.
  • Il video è stato girato in Giordania nel 2020, e non c’entra con Israele e la Palestina.

Analisi

Vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica (qui e qui altri esempi). Di seguito alcune delle descrizioni che circolano assieme al video: 

un funerale islamico di una “vittima” dei terribili israeliani….

Poi c’è chi nega che il medioriente sia terra di miracoli e di resurrezioni.

Quando un drone israeliano fa scappare tutti. Anche il morto.
Palliwood organizza un funerale, a favore delle telecamere dei media internazionali, di una delle vittime della “violenza” israeliana. All’arrivo di un drone israeliano, però, accade il miracolo: fuggono gli astanti; e anche il cadavere, novello Lazzaro, si dà alla fuga.

«I palestinesi e la barella»

Il video mostra alcuni individui che trasportano una una barella con su una persona apparentemente morta. All’udire le sirene, presumibilmente di una volante della polizia, i ragazzi che trasportano la barella la poggiano a terra e fuggono. Poco dopo, anche il giovane sulla barella si guarda intorno e inizia a correre, dando l’idea di non stare poi così male. La clip viene usata per sostenere che le persone ritratte siano attori palestinesi che fingono di rimanere uccisi negli attacchi israeliani, una teoria mai provata che prende il nome di Pallywood.

Il video girato in Giordania

Come tanti altri di quelli che sono stati sfruttati per tentare di provare la teoria, anche questo video è in realtà decontestualizzato, dato che non ha niente a che vedere con l’attuale guerra tra Israele e Hamas, né con l’estensione del conflitto con Hezbollah in Libano e in Iran. Come avevamo visto in un precedente fact check, il video è stato girato in Giordania. Lì, nel 2020, i giovani avevano trovato uno stratagemma per uscire nonostante il lockdown per contenere la diffusione del Covid-19: fingere di trasportare un morto per il suo funerale. A spiegarlo in un post su X (archiviato qui) è l’organo di informazione 24.ae, che sul proprio sito spiega di essere «una piattaforma mediatica originaria degli Emirati Arabi Uniti focalizzata sulle notizie provenienti dal mondo arabo». Non si riscontrano condivisioni del video antecedenti il 23 marzo 2020.

Conclusioni

Un video usato per sostenere la teoria Pallywood risale in realtà al 2020, quando venne girato in Giordania. Non si tratta affatto di un “finto funerale palestinese”.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche