In Salento c’è un santone che promette di purificare l’anima con il digiuno: l’ombra della setta religiosa che attira giovani da tutta Italia
Nella periferia di Miggiano, in Salento, c’è una comunità, capeggiata da un quarantenne pugliese che promette «pace e la salvezza dell’anima». Quella che sembra sempre più una setta, dove i membri vivono in un casale abbandonato senza riscaldamento, luce e contatti con l’esterno è una storia ricostruita da Francesco Oliva su Repubblica Bari. La pagina Facebook del gruppo del santone salentino apre e chiude in continuazione. Il gruppo attira sempre più giovani da ogni parte d’Italia. E preoccupa. Anche perché il codice della “setta” prevede regole ferree che impattano sulla salute dei suoi membri. Chi entra deve mollare il lavoro, avere rapporti sessuali e sentimentali con altri del gruppo e mangiare o bere in piccolissime quantità. Sono infatti previsti quattro giorni di digiuno «per purificare anima e corpo». Così, spiega Repubblica, i genitori di un ragazzo si sono rivolti all’avvocata Rita Ciccarese e alla criminologa Diana Papaleo. Hanno presentato una denuncia in procura per il reato di violenza privata.
L’elemosina e i “lavori” umili a pochi euro
La comunità si regge sulla figura del santone, l’unico che sembra gestire i soldi di chi entra. E anche di chi procura il denaro per sostentamento della comunità. Come? Chiedendo elemosina o svolgendo lavori umili come la pulizia delle strade per pochi euro. Tra gli adepti ci sarebbe un ragazzo affetto da anemia. Un giovane che, dato il codice di condotta della comunità, sta fisicamente sempre peggio ed è denutrito. E non molla il gruppo. Il ragazzo ha conosciuto sui social il santone decidendo poi di abbandonare la famiglia per seguirlo. In rete il capo si professava «un discendente diretto di Dio con poteri di guarigione sia psichica che fisica e leader spirituale di un gruppo di preghiera di tipo terapeutico». Per i parenti del giovane è semplicemente un truffatore. E ora la procura indaga sulla realtà che continua a fare proselitismo da tutta Italia.
(in copertina foto di David Tomaseti su Unsplash)