Antonio Tajani, gli extraprofitti e gli extraterrestri: «No a nuove tasse»
«Il ministro Giorgetti sta lavorando seriamente con i ministri alla nuova legge di Bilancio. Tutti devono contribuire, pagando le tasse che già ci sono». In un colloquio con La Stampa il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani chiude alle ipotesi di aumenti delle imposte: «Finché saremo al governo non ci sarà nessuna nuova tassa». Secondo Tajani «il concetto di “extraprofitto” è incomprensibile. Cosa vuol dire? Che è un profitto illegale? Allora si chiama la Guardia di Finanza. Ma se qualcuno guadagna molto pagherà le tasse in base al sistema fiscale che abbiamo. Extraprofitto è un concetto extraterrestre. Il dialogo con le banche deve essere sempre aperto, anche per rassicurare gli investitori stranieri che sono interessati all’Italia».
I dieci miliardi che mancano
Sui dieci miliardi che mancano per la Legge di Bilancio, il vicepremier dice: «La nostra spesa pubblica è di mille miliardi: 10 miliardi rappresentano l’1% di questa spesa, che possiamo recuperare con una maggiore efficienza di gestione, tagli agli sprechi, privatizzazioni, vendita del patrimonio non utilizzato, liberalizzazioni. Ma ricordo che soprattutto dobbiamo ridurre il costo del debito pubblico. Dobbiamo fare tutto il possibile per far scendere i tassi d’interesse e diminuire il costo del denaro. Serve liquidità nelle tasche di imprese e famiglie. Credo che le parole di Giorgetti siano state male interpretate. E infatti il calo in Borsa è durato poche ore». Poi lo ius scholae: «Credo che poco alla volta anche i partiti con cui siamo saldamente alleati si apriranno a una discussione pratica e responsabile». Rispetto alla ‘campagna acquisti’ di FI: «Sono loro che vengono da noi. Quello che abbiamo fatto è cercare di allargare il nostro mondo, cerchiamo di colmare quel grande spazio politico che va ‘dalla Meloni alla Schlein‘».