Inchiesta pandoro e uova di Pasqua, i legali di Chiara Ferragni: «Non escludiamo un interrogatorio con i pm»
Chiara Ferragni potrebbe essere ascoltata dai pubblici ministeri che hanno indagato lei e altre tre persone per truffa aggravata in merito alla vicenda dei pandori Balocco e delle uova di Pasqua e alla presunta pubblicità ingannevole riguardo alla promozione dei prodotti. I suoi avvocati potrebbero chiedere un colloquio ai magistrati affinché l’influencer possa dimostrare la sua buonafede e ottenere una richiesta di archiviazione. «Con i pubblici ministeri terremo un confronto aperto, e non escludo un confronto personale da parte di Chiara», ha spiegato l’avvocato Giuseppe Iannaccone, che col collega Marcello Bana difende Ferragni. I legai dell’imprenditrice digitale stanno studiando le carte e lavorando a una corposa memoria da depositare al pm Cristian Barilli e all’aggiunto Eugenio Fusco per replicare alle accuse in punto di diritto. Ma nella strategia difensiva potrebbe rientrare anche la richiesta di un colloquio, un interrogatorio in cui Ferragni possa mettere in chiaro la sua posizione e dimostrare si sia trattato solo di un errore di comunicazione. Insieme a lei risultano indagati anche il suo ex manager Fabio Salvatore Maria Damato, la rappresentante legale della Balocco spa Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, presidente del Consiglio di amministrazione di Cerealitalia-ID spa.