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«I topi camminano sui maialini morti da giorni». La denuncia di Giulia Innocenzi sull’allevamento chiuso per peste suina in Emilia-Romagna – Il video

05 Ottobre 2024 - 10:36 Antonio Di Noto
La giornalista autrice di Food for Profit mostra le condizioni di un allevamento soggetto alle restrizioni per contenere la peste suina africana

I suini sono inermi mentre i topi camminano sui loro corpi, sul loro mangime, sulle carcasse dei maialini morti ancora giovanissimi. Alcuni di loro sono morti appena nati, in spazi inadatti a esemplari così giovani, e vengono pestati dai maiali più grandi con ancora la placenta addosso. Feci e urine sui pavimenti dell’allevamento, dove non entra luce naturale e i maiali sono ammassati l’uno sull’altro senza il necessario spazio vitale. Sono queste le scene che si vedono nelle immagini riprese a metò settembre pubblicate dalla giornalista Giulia Innocenzi sul proprio profilo Instagram. «Ho appena sporto denuncia ai Carabinieri», annuncia l’autrice del documentario sugli allevamenti intensivi Food for Profit. «Rilasciamo un’inchiesta esclusiva, che abbiamo realizzato grazie ai filmati che ci ha consegnato un informatore in due allevamenti intensivi in zona restrizione per la Peste Suina Africana», scrive Innocenzi.

Il costo delle restrizione per la peste suina

«Chissà quanti sono gli allevamenti in condizioni critiche come questi. Per questo facciamo un appello: le istituzioni devono monitorare le condizioni in queste strutture in zone di restrizioni, per non aggiungere altra sofferenza a quella che già vivono i maiali normalmente», continua la giornalista, che nel reportage spiega come i topi che si vedono scorrazzare indisturbati siano vettore della malattia che fa tremare gli allevatori italiani e l’industria del prosciutto di Parma. Lo scopo delle zone di restrizione, come quella in cui si trovano gli allevamenti mostrati nelle immagini, è impedire la diffusione del virus che ha già costretto all’abbattimento 110 mila maiali da luglio 2023. All’interno di questi presidi speciali, gli animali non possono essere spostati all’esterno o in altri allevamenti. Secondo la denuncia del team di Food for Profit, sono proprio queste restrizioni una delle concause delle condizioni riprese nel video. Per questo il commissario Giovanni Filippini, Direttore Generale della Sanità Animale, ha recentemente emanato una nuova ordinanza per autorizzare caso per caso le operazioni di spostamento.

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