Libano, l’esercito di Israele si scontra con Hezbollah a Odaisseh. Trump: «Colpite i siti nucleari in Iran»
L’esercito israeliano si sta scontrando con Hezbollah al confine con il Libano. «I soldati del nemico israeliano hanno tentato di nuovo di avanzare verso la periferia del villaggio di Odaisseh», ha fatto sapere Hezbollah, «gli scontri continuano». Il movimento libanese ha dichiarato di aver colpito con razzi le truppe israeliane nella zona di Yarun, nel sud del Libano, e in due punti oltre il confine. Israele ha invece fatto sapere di aver messo nel mirino il quartier generale dell’intelligence di Hezbollah a Beirut. L’attacco aereo, parte di un’invasione che ha costretto più di 1,2 milioni di libanesi ad abbandonare le loro case, aveva nel mirino Hashem Safieddine, potenziale successore di Sayyed Hassan Nasrallah, ucciso da Israele una settimana fa.
Le esplosioni
Nella notte di sabato si sono udite esplosioni nei sobborghi meridionali della capitale del Libano, scrive Reuters. L’esercito israeliano ha ordinato ai civili l’evacuazione. La prima allerta ha riguardato i residenti di un edificio nel quartiere di Burjal-Barajneh e la seconda di un edificio nel distretto di Choueifat. La terza allerta ha messo nel mirino alcuni palazzi a Haret-Hreik e Burj al-Barajneh. Israele afferma di aver preso di mira le capacità militari e di aver adottato misure per mitigare il rischio di danni ai civili. Accusa Hezbollah e Hamas di nascondersi tra i civili. L’esercito israeliano ha anche affermato che circa 70 missili sono stati lanciati dal Libano in territorio israeliano venerdì sera e sono stati intercettati o sono caduti in campo aperto.
Gli irlandesi e l’Onu
L’esercito israeliano ha chiesto nei giorni scorsi all’Unifil di ritirare i caschi blu da un avamposto lungo la Linea Blu, al confine tra Israele e Libano. Ma l’Onu ha detto no. A parlarne è stato l’Irish Time: si tratta dell’avamposto 6-52 presidiato da un singolo plotone irlandese. Il capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, in una dichiarazione ripresa da Ap, ha affermato che le forze di peacekeeping resteranno nelle loro posizioni, nonostante la richiesta di Israele. La forza Onu è «l’unico canale di comunicazione tra le parti. E sta anche lavorando con i partner per fare il possibile per proteggere la popolazione». L’area è teatro di intensi combattimenti tra l’Idf e Hezbollah: alcuni degli scontri, sottolinea l’Irish Times, hanno avuto luogo a meno di 2 km dall’avamposto irlandese.
Il consiglio di Trump
Intanto Donald Trump in un comizio in North Carolina ha suggerito a Israele di colpire i siti nucleari iraniani. «La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi», ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della replica data dal presidente americano Joe Biden sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran. Biden si è detto contrario e nelle ultime ore ha frenato anche sul colpire i giacimenti petroliferi. «Se lo faranno, lo faranno. Scopriremo quali sono i piani» di Israele, ha aggiunto Trump. Il governo israeliano, secondo quanto riferito da Biden, non ha ancora definito la sua risposta all’attacco dell’Iran.