In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERIArmiBenjamin NetanyahuEmbargoEmmanuel MacronIsraeleMedio Oriente

Netanyahu durissimo contro Macron: «Si vergogni per la richiesta di embargo sulle armi a Israele». L’Eliseo replica: «Parole eccessive»

05 Ottobre 2024 - 23:53 Redazione
La presidenza francese, in una nota, definisce comunque «incrollabile» l'amicizia con Tel Aviv

Nel giorno in cui l’Occidente è stato attraversato dalle manifestazioni pro Palestina, si è consumato uno scontro durissimo tra Benjamin Netanyahu ed Emmanuel Macron. Il primo ministro israeliano, la sera del 5 ottobre, ha diffuso un videomessaggio di accusa rivolto al presidente francese e agli altri leader che chiedono l’embargo sulle armi da destinare a Tel Aviv: «Si vergognino!». A stretto giro, è arrivata la replica dell’Eliseo, che ha condannato l’uso di «parole eccessive» da parte di Netanyahu. La presidenza francese, comunque, ha voluto ribadire «l’amica incrollabile con Israele».

Il videomessaggio di Netanyahu

Netanyahu, nella sua filippica, ha esordito elencando i fronti di guerra aperti con alcuni Paesi mediorientali: «Ci stiamo difendendo su sette fronti contro i nemici della civiltà». La guerra a Gaza contro Hamas, «i selvaggi che hanno assassinato, stuprato, decapitato e bruciato il nostro popolo il 7 ottobre». L’invasione in Libano contro Hezbollah, «l’organizzazione terroristica più pesantemente armata al mondo». Ancora, ha affermato Netanyahu, «stiamo combattendo contro gli Houthi in Yemen e le milizie sciite in Iraq e Siria, che insieme hanno lanciato centinaia di droni e attacchi missilistici contro Israele».

Il primo ministro ha citato, nell’elenco, anche la lotta al terrorismo in Giudea e Samaria. E infine, il settimo conflitto aperto, quello con l’Iran, «che la scorsa settimana ha sparato oltre 200 missili balistici direttamente su Israele». Netanyahu ha affermato che è proprio Teheran a guidare «le forze della barbarie» e, mentre Israele le combatte, «tutti i Paesi civilizzati dovrebbero essere fermamente al fianco». Invece, ha lamentato il capo del governo di Tel Aviv, «il presidente Macron e altri leader occidentali chiedono l’embargo sulle armi contro Israele. Si vergognino. L’Iran sta imponendo un embargo sulle armi a Hezbollah, agli Houthi, a Hamas e agli altri suoi proxy? Certo che no. Questo asse del terrore è unito. Ma i Paesi che dovrebbero opporsi a questo asse del terrore chiedono un embargo sulle armi a Israele. Che vergogna! Israele vincerà con o senza il loro sostegno, ma la loro vergogna continuerà a lungo dopo la vittoria della guerra».

Le dichiarazioni di Macron

Netanyahu ha concluso sostenendo che, lottando contro i nemici sopraccitati, «Israele difende la civiltà contro coloro che cercano di imporre a tutti noi un’era oscura di fanatismo. Siate certi che Israele combatterà finché la battaglia non sarà vinta, per il nostro bene e per il bene della pace e della sicurezza nel mondo». La reprimenda dell’israeliano è arrivata dopo che, nelle scorse ore, Macron aveva espresso la sua disapprovazione per «la scelta» di Netanyahu «di inviare truppe di terra in Libano. Le richieste di Parigi e Washington per un cessate il fuoco, aveva affermato Macron, sono state ignorate. Da ciò è scaturita la proposta di embargo: «Penso che oggi la priorità sia ritornare ad una soluzione politica, smettere di fornire armi per portare avanti i combattimenti a Gaza». E la Francia, aveva concluso, «non fornisce armi a Israele».

Articoli di ESTERI più letti
leggi anche