Palermo, nuova aggressione a medici e infermieri del 118: botte, spintoni e lancio di oggetti contro l’ambulanza
Palermo, quartiere Zen. Nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 ottobre, a causa di un incidente stradale, parte una chiamata al 118. I soccorritori arrivano sul posto dopo 7 minuti. Troppo tempo secondo alcuni residenti della zona, che iniziano ad aggredire medici e infermieri. Danneggiata anche l’ambulanza sulla quale erano arrivati, tempestata da un lancio di oggetti. Fabio Genco, direttore del 118 della centrale operativa di Palermo, Trapani e Agrigento, annuncia azioni legali: «Presenteremo una denuncia su quanto successo, chiederemo la convocazione di un tavolo in prefettura per chiedere che gli operatori vengano scortati dalle forze dell’ordine. Non si possono più tollerare queste aggressioni. L’ambulanza è arrivata in pochi minuti come facilmente dimostrabile. E invece un gruppo di persone ha pensato bene di aggredire medici e sanitari e lanciare oggetti contro l’ambulanza».
Uno dei medici giunti sul luogo dell’incidente e raggiunto da botte e spintoni racconta: «Come è possibile aggredire chi è lì per salvarti la vita? Nessuno dovrebbe mai essere costretto a scegliere tra aiutare e proteggere la propria incolumità, specialmente in situazioni così critiche. Non esistono punizioni adeguate per chi aggredisce il personale sanitario, né tutele sufficienti per chi lavora in prima linea. Ne vale la pena? Non vogliamo essere eroi. Vogliamo semplicemente fare il nostro lavoro in sicurezza, senza temere per la nostra vita ogni volta che parte una chiamata di emergenza. Stanotte è stato oltrepassato ogni limite di sopportazione. Quante altre aggressione dobbiamo subire prima che cambino le cose? Oggi termino il mio turno portandomi a casa tanta rabbia, amarezza».