In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
CULTURA & SPETTACOLOAmadeusDiscoveryFabio FazioRaiTv

Fabio Fazio e il ritorno di Che Tempo Che Fa: «Più libero sul Nove che in Rai. Amadeus? Per gli ascolti ci vuole tempo»

06 Ottobre 2024 - 11:48 Massimo Ferraro
fabio fazio rai nove amadeus nuova stagione
fabio fazio rai nove amadeus nuova stagione
Il conduttore tv difende il collega: «Costruire l’abitudine su una rete che non ha mai avuto un game non è immediato»

«La rivincita sarebbe un sentimento legittimo, ma a una certa età si impara a non cadere in queste trappole. Qui si respira un’aria di ritrovata leggerezza di cui avevo bisogno». Fabio Fazio non parla di rivincita nell’intervista al Corriere della Sera a poche ore dalla prima puntata della seconda stagione di Che Tempo Che Fa traslocato dalla Rai al Nove lo scorso anno. Per la rete che lo ha accolto a braccia aperte però solo parole al miele: «Qui mi sento più libero, in Rai mi sono toccate transumanze da una rete all’altra con infinite polemiche, ho vissuto momenti non facili, in cui ci si trova da soli. Ora finalmente posso pensare non a quello che c’è intorno, ma a fare al meglio il programma, una cosa che avevo dimenticato». D’altra parte ha chiuso la prima stagione con una media di oltre 2 milioni di spettatori e il 10,5% di share, un successo che non era scontato e che certifica il legame con il suo pubblico che lo ha seguito fino al canale Nove. Della sua esperienza quarantennale in Rai gli rimane l’attitudine a fare televisione pubblica, di servizio: «È un modo di essere, non cambia a seconda del luogo dove vai». Oltre ai compagni di avventura, come Luciana Littizzetto, con cui prosegue il legame artistico: «Per lei ho un’ammirazione assoluta, è una donna coraggiosissima e molto forte».

I risultati deludenti di Amadeus

Anche Amadeus ha lasciato la Rai per Discovery dopo quasi 25 anni sulla tv pubblica, ma i risultati finora non sono entusiasmanti. Fazio difende il lavoro del collega e nell’intervista di Renato Franco spiega qual è la differenza tra i due: «Ci vuole tempo, la tv è innanzitutto abitudine. Costruire l’abitudine su una rete che non ha mai avuto un game non è immediato, la tv non è trasferimento di pezzi da una parte all’altra, è la costruzione di un racconto. Dategli tempo, la tv non è per niente facile». Poi aggiunge: «Ci sentiamo spesso, parliamo soprattutto di figli. Per il resto lo vedo tranquillo, l’ho sentito molto più triste per il derby perso dall’Inter che per gli ascolti».

Foto di copertina: Fabio Fazio nella prima puntata di Che Tempo Che Fa sul Nove, 15 ottobre 2023 | ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti
leggi anche