Le scuse (a metà) di Naomi Campbell sullo scandalo del suo ente di beneficenza: «Accetto le mie responsabilità»
Naomi Campbell fa mea culpa (ma solo in parte) per lo scandalo dei fondi raccolti a scopi benefici e spesi in spa e hotel di lusso. Un portavoce di Fashion for Relief, l’ente fondato dall’attrice e top model britannica, ha detto al Guardian che Campbell «riconosce e accetta la sua responsabilità» in quanto fiduciaria dell’associazione, ma ribadisce che «non si è mai impegnata in alcuna forma di cattiva condotta finanziaria». Secondo il portavoce di Fashion for Relief, Campbell non avrebbe mai ricevuto pagamenti per il suo coinvolgimento con l’ente benefico e, al contrario di quanto trapelato, non avrebbe mai coperto spese personali usando i soldi dell’organizzazione. Se l’attrice britannica ha commesso un errore, ha provato ad argomentare il portavoce dell’ong, è stato quello di «non impegnarsi attivamente nelle operazioni quotidiane dell’organizzazione come avrebbe dovuto».
L’indagine delle autorità inglesi
Naomi Campbell, insomma, ammette di aver commesso una leggerezza ma continua a professarsi innocente. Eppure, i numeri raccolti dalla Charity Commission for England and Wales, l’ente di controllo che sta portando avanti l’indagine, parlano da sé. Tra il 2016 e il 2022, scrive il Guardian, Fashion for Relief ha speso in beneficenza appena l’8,5% dei soldi raccolti. Dove è finito il restante 91,5%? In parte è servito per coprire i costi a cui deve far fronte l’organizzazione. Ma un’altra parte, o almeno questa è l’accusa delle autorità britanniche, è stata spesa da Campbell per spese personali. Qualche esempio? Un soggiorno in un hotel a cinque stelle a Cannes per quasi 8 mila euro oppure il trasferimento aereo di opere d’arte e gioielli da Londra a Nizza (14.800 euro).
La fondazione dell’ong e l’omaggio a Nelson Mandela
Fashion for Relief, l’ong fondata da Naomi Campbell, nasce nel 2005 con l’obiettivo dichiarato di «migliorare l’esistenza di coloro che vivono in situazioni avverse, unendo l’industria della moda come forza del bene». La top model inglese aveva descritto l’operazione come un omaggio a Nelson Mandela, che nel 1994 l’aveva nominata «nipotina ad honorem». Nel 2021, le autorità britanniche si sono accorte che i conti dell’organizzazione non tornavano. Ma Campbell, che ha un patrimonio stimato in 60 milioni di dollari, si è sempre professata innocente.
In copertina: Naomi Campbell al Festival di Cannes, in Francia, 15 maggio 2024 (EPA/Guillaume Horcajuelo)