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06 Ottobre 2024 - 18:38 Gabriele Fazio

Colapesce – La malvagità

I brani di Colapesce orbitano tra l’asfalto e il cielo, non toccano mai terra, non vanno mai a rintanarsi tra le nuvole. Galleggiano, si spargono nell’aria, come vapore, e tu te le puoi respirare a pieni polmoni, puoi farle entrare dentro in modo tale da entrarci tu dentro e vivere di quelle sensazioni alle quali rimandano. La malvagità è una canzone scritta per Iddu, film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza che racconta un fatto relativo alla latitanza di Mattia Messina Denaro, per questo Colapesce azzarda una spericolata (e riuscitissima) umanizzazione della malvagità, la ridisegna con tratti ultratangibili per rimpicciolirla, per sbugiardarla, per ricalibrarla a fenomeno terreno, meno biblico, meno inevitabile anche. Forse, si spera, magari. Riesce perfino ad ingentilirne i connotati grazie non solo ad una poetica sempre altissima, sempre ispiratissima, ma anche per questi archi maestosi, da grande cinema, regalati dal maestro Davide Rossi. La malvagità è un tuffo in un mare rinfrescante ma nero, rigenerante ma nero, immenso e meraviglioso. Ma nero.