Bene Capossela, Colapesce e Diodato, male Emma e Sarah, peggio Gio Evan. Le recensioni delle nuove uscite musicali della settimana
Diodato – Un atto di rivoluzione
Il tema affrontato da Diodato in Un atto di rivoluzione è centrale. Anzi, meglio: il tema affrontato da Diodato in Un atto di rivoluzione deve essere centrale, talmente centrale da alzare le braccia, attirare l’attenzione dell’arbitro e chiamare un time out. Qual è il valore che l’essere umano oggi da alla musica? Cosa fa e può fare ancora la musica per noi? La caduta verticale, veloce, sembrerebbe anche inarrestabile, sicuramente deprimente, di qualsiasi forma di intellettualismo nella musica, anche italiana, specie italiana, la rende meno utile alla causa delle nostre singole vite. La musica non ferma più le guerre, non richiama più ad una morale, nemmeno invita più alla disobbedienza rispetto una morale, non si occupa più di niente che vada oltre un certo intrattenimento. Molti degli artisti che oggi hanno successo in Italia sono talmente giovani da considerare normale panorama questo scatafascio di scivolo verso gli inferi, non conoscono, e nemmeno sembrano percepire, la differenza tra un pezzo che ha successo e un pezzo che ha significato. Altri artisti quell’intento non sono mai stati capaci di capirlo, figuriamoci di farne parte fondamentale del proprio agire in musica. Poi fortunatamente ci sono cantautori come Diodato, specie in via d’estinzione ormai, che perlomeno si pongono la domanda. In questo caso con un pezzo splendido, una canzone che si interroga sulla natura della canzone stessa, una sorta di meta canzone che denuncia una situazione oggettivamente molto grave, anche se a nessuno sembra importare, finché si fattura e le ciminiere sbuffano hit va bene così. Diodato ha l’umiltà di fare un passo indietro, di diminuire lo zoom, di mettersi in discussione lui per primo. Ma, perlomeno da questo dubbio, lo tiriamo fuori noi: chiunque abbia ancora cuore per portare avanti la propria musica con una poetica sempre così delicata, sempre così profonda, sarà non solo un buon artista, ma un artista capace di salvare il mondo con in canna il pezzo giusto, un rivoluzionario appunto. Hasta siempre.