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La Russia minaccia gli Usa: «Pericoli in arrivo se sostenete ancora l’Ucraina». E gli hacker di Kiev mandano in tilt la tv di Mosca

07 Ottobre 2024 - 17:07 Redazione
joe biden vladimir putin
joe biden vladimir putin
L'operazione di attivisti digitali ucraini nel giorno del compleanno di Vladimir Putin. Lavrov apre a una «soluzione diplomatica» (alle condizioni del Cremlino)

La scorsa notte i servizi online della Vgtrk, l’emittente tv pubblica russa, sono stati colpiti da un «attacco hacker senza precedenti». A riferirlo sono il Cremlino e la stessa società, specificando che non si sono verificati danni alle attività. Gli hacker sono però riusciti a sospendere le trasmissioni online dei canali televisivi Rossiya 1 e Rossiya 24, interrompendo alcune trasmissioni online del mattino. L’attacco alle tv di Stato russe, portato proprio nel giorno del 72esimo compleanno di Vladimir Putin, è poi stato rivendicato dal gruppo hacker anonimo filo-ucraino Sudo rm-RF. Dal Cremlino intanto continuano ad arrivare ruggiti di guerra: «La Russia continuerà a combattere fino a quando non saranno eliminate le minacce provenienti dall’Ucraina», ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista a Newsweek, nella quale ha anche ammonito gli Usa che dovranno far fronte a «pericolose conseguenze» se continuano a sostenere militarmente Kiev.

Le condizioni per la «pace» di Mosca

Nell’intervista Lavrov dice anche in realtà che la Russia «è pronta a un accordo politico-diplomatico che rimuova le cause alla radice della crisi, mirando non a un cessate il fuoco ma alla fine del conflitto». Che cos’ha in mente esattamente Lavrov? Il piano del Cremlino prevedrebbe che l’Ucraina ceda di fatto alla Russia le regioni occupate dalla Russia: Donetsk, Cherson, Lugansk e Zaporizhzhia, oltre alla Crimea annessa fin dal 2014. Kiev dovrebbe poi accettare di abbandonare la sua richiesta di diventare membro della Nato. «L’Occidente dovrebbe smettere di inviare armi, e l’Ucraino dovrebbe cessare le ostilità e ritornare al suo status neutrale, fuori dai blocchi e non nucleare, proteggere la lingua russa e rispettare diritti e libertà dei suoi cittadini. Materia nella quale il governo russo si considera evidentemente maestro. Condizioni quelle avanzate da Lavrov che l’Ucraina ha già messo in chiaro più volte di non voler prendere in considerazione. Il capo della diplomazia di Putin sostiene infine che l’elezione alla Casa Bianca di Donald Trump o Kamala Harris «non fa alcuna differenza essenziale per Mosca, poiché entrambi i partiti hanno raggiunto un consenso sul fatto di andare contro il nostro Paese.

Condannato a 6 anni di carcere cittadino Usa accusato di mercenarismo

Intanto oggi il cittadino americano Stephen Hubbard, 72 anni, è stato condannato da una corte di Mosca a 6 anni e 10 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole di avere combattuto come mercenario al fianco delle truppe ucraine. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Intanto salgono i reporter sotto inchiesta per i servizi fatti da Kursk, sono 14 in tutto. Sono stati aggiunti alla lista, sempre con l’accusa di esser entrati illegalmente nel paese Curt Pelda, della testata svizzera CH Media, e Catherine Norris Trent, della televisione France 24. L’accusa dall’Fsb verso i report è la stessa che è stata prevista già per altri colleghi: la violazione dell’art. 322 del Codice penale, che prevede condanne fino a un massimo di cinque anni di reclusione.

Kiev: «Mosca vuole reclutare altri 225mila soldati»

Le autorità russe hanno in programma di reclutare almeno 225.000 soldati a contratto all’anno per l’esercito russo nei prossimi tre anni. A sostenerlo su Telegram è il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, Andriy Kovalenko. Citando alcune fonti «esperte» i fondi per i pagamenti una tantum sono previsti fino al 2027. Nel complesso, quindi, sarebbero almeno 675mila soldati. «Questo livello è la migliore indicazione delle intenzioni della Russia di non condurre una mobilitazione, ma di mantenere la capacità di condurre una guerra», commenta Kovalenko.

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