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Teo Teocoli, la lite con Celentano e le accuse a Claudia Mori: «Lei fa tutto, è la padrona, con gli amici ha sconvolto ogni cosa»

07 Ottobre 2024 - 05:22 Alba Romano
teo teocoli adriano celentano claudia mori
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L'attore spiega i contrasti con il cantante: «Tutto nasce da Adrian». E punta il dito contro la moglie

«Mah, è una formula nuova… rimango basito, dopo tanto tempo, tanti anni, tante cazzate, tante divertimenti insieme». Così Teo Teocoli replica oggi ad Adriano Celentano dopo quel «Se non rispondo è perché ti voglio bene!» pronunciato dal Molleggiato per spiegargli perché non rispondesse più alle sue telefonate. Per Teocoli «questa cosa di non sentirlo proprio in questo periodo, proprio adesso che ci sono tanti problemi… non vedersi più per me è triste». Ma non proverà a ritelefonargli: «No, ci ho rinunciato, avrebbe dovuto farsi vivo lui. Mi dispiace. Improvvisamente, dopo una vita, il silenzio», dice in un’intervista con il Corriere della Sera.

La lite tra Teocoli e Celentano

Che tra i due non ci fossero più buoni rapporti lo ha ufficializzato proprio Teocoli qualche giorno fa. L’attore si è lamentato delle mancate risposte al telefono. E Celentano gli ha replicato in modo beffardo: «Lo faccio perché ti voglio bene». Teocoli ha spiegato che Celentano non gli risponde da ormai cinque anni. Nel colloquio con Renato Franco dice che lo ha incontrato per l’ultima volta «quattro anni fa, la tradizione del suo compleanno il giorno dell’Epifania era rimasta. Quella volta c’era anche Morandi. Poi ho telefonato 10mila volte, ma non mi ha mai risposto nessuno». E accusa Claudia Mori, che fa di più che il filtro: «Lei fa tutto, è la padrona, quando decide una cosa deve essere così. Non è stata tanto leggera con gli amici di Adriano, anzi ha un po’ sconvolto tutto».

Il flop di Adrian

Anche tra loro due, pur se non più di tanto: «Beh, nonostante l’arrivo di Claudia — che ha scombussolato gli equilibri — per anni ci trovavamo comunque a casa a suonare, a cantare, a raccontare storie…». Ma l’inizio della fine è stato Adrian, il programma tv con cartone animato che fu un flop clamoroso. O meglio, come dice Teocoli, una «trasmissione disgraziata: Adriano mi telefonò e mi chiese di fare lui: nel senso che dovevo interpretarlo. Mi disse: non devi fare l’imitazione, devi essere proprio Celentano. Voleva che fossi lui che presentava il film. Mi pareva una mezza truffa spacciarmi per lui, ma non mi andava di dirgli di no e gli risposi che se fossimo riusciti a farlo sarebbe stato un miracolo. Non trattammo di soldi perché tanto sapevo che se ne occupava Claudia e lei rompe le scatole su quelli e quindi era meglio temporeggiare. Solo che nel frattempo se ne erano andati tutti: Manara, Michelle Hunziker, Ambra».

L’amicizia

A quel punto, ricorda Teocoli, «anche io mi fermai, non feci niente, perché non c’era niente da fare». Adesso gli manca di più «l’amicizia. Non si può chiamare abitudine, ma eravamo abituati ad incontrarci. Certo nel tempo sempre meno, lui stava a Galbiate, non veniva spesso a Milano». E ricorda i loro riti:
«Quando Adriano scriveva un pezzo nuovo andavamo in sala di incisione a sentirlo, lui ogni tanto usciva e gridava: non fate casino! Non era vero, è che non si ricordava le parole e inventava qualcosa per ripassarle. In quelle robe lì era un gran bugiardo». Per questo, dice, è bravissimo a imitarlo: «Il cappellaccio come lo mette lui, gli stivaletti chiari a punta, i jeans larghi: appena la gente mi vede così ride senza che io dica niente».

Il Cantagiro

L’ultimo ricordo è proprio un’imitazione durante il Cantagiro: «C’erano le colonne di persone lungo la strada come al giro d’Italia, noi eravamo su tante Fiat spider in colonna. Appena passa Adriano la gente inizia a gridare più forte. Due macchine dopo arrivo io che mi atteggiavo a Celentano e facevo le sue mosse. E sento gridare: guarda, ce ne è un altro!».

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